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sabato, 6 Settembre 2025

Green roots Green routes: a Gorizia si diffonde la cultura della Bioarchitettura

21.06.2023 – 08.30 – Con Green roots Green routes lo Spazio creativo e Casa Krainer danno il via ad una nuova collaborazione proponendo un tema globale, nel quale la creatività, il pensiero laterale e la ricerca, uniti ad una sensibilità estetica in armonia con il contesto, fanno la differenza e possono migliorare l’esperienza quotidiana di intere comunità: Green roots Green routes è l’idea di un ‘seme’ da cui si diramano radici, percorsi fisici e virtuali di diffusione della cultura della Bioarchitettura e dell’Ecologia, fino alla creazione di una rete di relazioni green.
La proposta si articola in due eventi: l’esposizione delle tavole e dei render del progetto presso lo Spazio creativo della Casa del Gastaldo e un incontro più “tecnico” presso Casa Krainer.

L’argomento, diverso dalle consuete mostre d’arte a cui siamo più abituati, oltre a rappresentare un campo d’azione vicino ai promotori (Luciano Martinis, Eugenio Perissutti e Silvia Tullio Altan), vuole essere anche un invito per la comunità a non rimanere estranea al dibattito sulla gestione degli spazi urbani collettivi. Il tema del green building e del benessere ambientale riguarda infatti tutti noi e richiede il nostro parere informato.

I progettisti del “Gruppo3

Silvia Federici architetto, laureata presso La Sapienza di Roma, ha svolto per oltre 20 anni attività di libero-professionista occupandosi di nuove realizzazioni e di ristrutturazioni del costruito con particolari competenze nell’ambito del patrimonio edilizio storico della Capitale, attualmente è funzionario architetto presso il Comune di Roma Capitale. Negli ultimi anni ha creato il brand di moda Fede Designer Roma ispirato ai concetti di slow-fashion e moda sostenibile nel contesto urban.

Sara Lanzoni ingegnere civile-edile e PhD presso l’Alma Mater di Bologna, durante il proprio percorso lavorativo si è, inizialmente, occupata di ristrutturazioni e conversioni di edifici storico-industriali per poi dedicarsi alla progettazione e realizzazione di strutture galleggianti, fino ad approdare, negli anni più recenti, alla Bioarchitettura. Tutta la sua attività è caratterizzata dall’attenzione per l’ambiente, realizzazioni a basso impatto e la reversibilità degli interventi.

Augusto Scipioni ingegnere elettrico, studi svolti a La Sapienza di Roma, tecnico accurato via via specializzatosi nella gestione e manutenzione del patrimonio edilizio, prima presso la Società Aeroporti di Roma poi presso Banca d’Italia, dove ricopre attualmente il ruolo di Direttore dei Lavori di manutenzione straordinaria edile-impiantistica in tutta Italia.

Un case study ricco di elementi. Villa IX maggio, o Convitto Vittorio Locchi, è un imponente edificio razionalista nel quartiere della Garbatella, a Roma, circondato da 5 ettari di verde comprendenti un’area archeologica romana, bunker bellici e una suggestiva pineta; il complesso è stato scelto dal gruppo di architetti ed ingegneri per ipotizzarne un riuso nell’ambito del Master in Bioarchitettura / CasaClima del corso di Progettazione e Certificazione Energetico – Ambientale dell’Università LUMSA di Roma.
Green roots Green routes si presenta quindi come un case study le cui soluzioni (gestione energetica, Klima wall, tetti e pareti verdi, pergole fotovoltaiche, materiali costruttivi con rapporto costo-efficienza ottimale, percorsi d’acqua, fito-depurazione etc. etc.) sono applicabili in molti altri contesti con effetti sicuramente positivi sia per l’ambiente che per il benessere degli utenti.

L’obiettivo della mostra e dell’incontro successivo è “innescare” in più luoghi un ragionamento collettivo sulle possibilità concrete della Bioarchitettura, al di là dei luoghi comuni e dei frequenti pregiudizi, rivolgendosi ad un pubblico più tecnico ma anche al cittadino comune per creare delle competenze di base diffuse, nell’ottica auspicabile della diffusione della pratica della progettazione partecipata già normalmente praticata nei paesi del Nord-Europa.
La mostra, rivolta ad un pubblico generico, presenterà le tavole e alcuni render delle soluzioni progettuali, per facilitare la comprensione delle tavole stesse e permettere una discussione informale durante la serata di inaugurazione.
Auspichiamo la presenza di un pubblico eterogeneo, per raggiungere l’obiettivo di condividere concetti e principi della bioarchitettura anche al di fuori del mondo “degli addetti ai lavori”.

L’incontro di Sabato 1 luglio si terrà nella saletta di Casa Krainer dove Federici e Lanzoni presenteranno la metodologia di Green roots Green routes, con l’ausilio delle slide del progetto, con l’intento di creare un confronto fra le diverse figure professionali, sia nell’ambito della pratica che della ricerca.

l.l

 

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