18.9 C
Gorizia
sabato, 6 Settembre 2025

Pericolo ordigno bellico sventato, le operazioni si spostano ora a Tarnova

24.07.2023 – 13.00 – Si sono concluse tra molti sorrisi e un notevole sospiro di sollievo le operazioni di disinnesco dell’ordigno bellico inglese risalente alla Seconda Guerra Mondiale capace di allertare e allo stesso tempo unire le due comunità transfrontaliere di Gorizia e Nova Gorica.
La bomba di produzione britannica, rinvenuta precisamente in Kolodvorska Pot e avente un peso di oltre 220kg, è soltanto uno dei numerosi ordigni, come riportato da Aljaž Leban, sganciati dagli Alleati sull’area ferroviaria tra Salcano e Gorizia.

Dopo l’attenta e lungimirante messa in sicurezza del sito, operazione resa possibile dall’evacuazione di un’area transfrontaliera piuttosto vasta (circa 600 metri di raggio) presidiata dalla grande collaborazione tra forze dell’ordine e protezione civile italo slovena, i due artificieri, Benjamin Kreševec e il già citato Aljaž Leban, si sono messi all’opera all’interno della grande fossa, buca protetta da assi di legno e circondata da circa 150 balle di fieno, volta a smorzate l’eventuale onda d’urto.
Grazie alla notevole perizia degli artificieri, capaci di disinnescare l’ordigno bellico in meno di un’ora (alle 10.55 il suono della sirena ha sancito il termine delle operazioni di disinnesco), i quasi 2500 cittadini evacuati nella mattina, la maggior parte in maniera autonoma, sono riusciti dunque a tornare nelle rispettive abitazioni.
In pochi, come annunciato dallo stesso sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna, si sono avvalsi del centro di raccolta organizzato dal Comune raggiungendolo in autonomia o attraverso il servizio navetta gestito dalla CRI.

Alle 10.06 il suono di una sirena ha dunque sancito l’inizio delle operazioni di bonifica che, come spiegato ancora da Leban, hanno richiesto dieci minuti per svitare la prima spoletta, operazione che ha poi dunque portato all’estrazione del detonatore, la fase più rischiosa dell’operazione. La tensione e, soprattutto, il grande caldo hanno dunque reso necessaria una piccola pausa, un break che ha permesso di dedicarsi con maggiore lucidità all’ultima fase: quella dedicata alla seconda spoletta.
Essa, essendo stata stata danneggiata dai lavori di escavo che l’hanno portata alla luce, è stata svitata in più tempo. Esattamente quindici minuti sono stati infatti necessari per concludere questa operazione e neutralizzare così la bomba.

ordigno bellico
immagine proveniente dalla pagina Facebook del sindaco Rodolfo Ziberna

L’ordigno bellico, una volta disinnescato, è stato successivamente portato in un deposito sull’altopiano di Tarnova, luogo da cui poi verrà in futuro trasferito in una struttura dell’esercito vicino Postumia, sede in cui verrà testata, come annunciato dal sindaco di Nova Gorica Samo Turel, “una tecnica che prevede il taglio in due dell’ordigno tramite l’innesco di una miccia lungo la sua superficie. Una volta aperto sarà così possibile far brillare il contenuto senza causare alcuna esplosione”.

Prima di raggiungere a operazioni finite il luogo del disinnesco insieme al primo cittadino di Nova Gorica e al prefetto Raffaele Ricciardi, il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna nella mattinata si è spostato tra il Coc, il Centro operativo comunale, ovvero il tavolo che coinvolge vari servizi, il Ccs-Centro di coordinamento soccorsi in prefettura formato da 3° Reggimento Genio Guastatori di Udine, questura, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polstrada, Polfrontiera, Vigili del Fuoco, Asugi, Pronto Soccorso, Enac, Enav, E-distribuzione, Terna, Snam e Irisacqua, e il centro di ricovero per gli sfollati allestito nella sede della Protezione civile.
“L’operazione si è conclusa perfettamente. – queste le prime parole del sindaco Rodolfo Ziberna – Le persone evacuate sono potute rientrare nelle loro abitazioni e la circolazione del traffico ha potuto riprendere anche attraverso i valichi confinari, che sono stati riaperti”. “Ringrazio tutte le donne e gli uomini appartenenti alle diverse istituzioni italiane e slovene per quanto fatto con elevata professionalità. – ha concluso infine il sindaco – Anche in questo ambito la collaborazione italo-slovena è stata eccezionale”.
I problemi comuni si risolvono con azioni comuni“, ha poi sottolineato il sindaco di Nova Gorica Samo Turel ringraziando per la notevole collaborazione il sindaco Ziberna e il prefetto Raffaele Ricciardi.
Proprio il Prefetto ha concluso infine l’intervento affermando: “in questo territorio i Comuni, lo Stato e tutti i soggetti istituzionali collaborano in maniera eccezionale esaltando così le qualità transfrontaliere del territorio“.

[a.f.]

 

Ultime notizie

Dello stesso autore