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sabato, 6 Settembre 2025

Zanzare in Italia, specie e rischi a confronto

18.08.2023 – 09.30 – Per ora le zanzare in Italia sono quasi esclusivamente una grande seccatura, il che potrebbe sembrare già abbastanza non fosse che si parla di una famiglia di insetti che miete ogni anno centinaia di migliaia di vittime nel mondo. Se è vero che la tropicalizzazione del clima potrebbe modificare anche la diffusione di insetti e malattie normalmente assenti alle nostre latitudini, nei prossimi anni bisognerà prestare un’attenzione particolare alle zanzare presenti sul territorio nazionale. Un problema balzato sulle prime pagine dei giornali anche nei mesi scorsi, con la registrazione dei nuovi casi di West Nile in Italia, un virus appartenente alla famiglia dei Flaviviridae che viene trasmesso all’uomo principalmente dalle punture di zanzare e che tra il 2008 e il 2018 ha causato ben  475 casi umani confermati nella penisola.

Ad oggi tra le zanzare le specie più comuni in Italia sono quattro: Culex pipiens, nota come zanzara comune, zanzara tigrezanzara giapponese (Aedes japonicus) e la zanzara coreana. Tuttavia, secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie, l’aumentata frequenza di eventi climatici estremi come ondate di calore, estati sempre più calde e umide e alluvioni più intense sta creando delle condizioni ambientali sempre più favorevoli per l’approdo di nuove specie invasive, come la zanzara egiziana (Aedes aegypti), vettore del virus della febbre gialla, che non è ancora approdata nel nostro paese secondo quanto riporta l’ISS. La zanzara tigre (Aedes albopictus) invece è presente nel nostro paese dai primi anni ‘90 ed è oggi estremamente diffusa. La sua aggressività nei confronti dell’uomo e il fatto che sia attiva durante le ore diurne la rende invasiva e per molti versi più pericolosa della Culex. La zanzara tigre infatti può rappresentare un serio problema sanitario per l’uomo poiché risulta molto abile come vettore biologico nel trasmettere infezioni virali come i virus dengue, chikungunya e febbre gialla.

Anche la zanzara giapponese è estremamente invasiva e, dopo aver colonizzato mezzo mondo, è stata identificata anche in Italia, proprio a partire da Veneto e Friuli Venezia Giulia. È simile alla tigre ma ha dimensioni maggiori ed è in grado di trasmettere West Nile, encefalite giapponese e febbre Dengue. Fortunatamente le sue larve non sono in grado di svilupparsi in acque con temperature superiori a 30°, per cui la sua diffusione in Europa meridionale sembrerebbe essere difficoltosa. Anche Aedes koreicus (zanzara corana) sta ampliando il suo areale verso ovest. In Italia è stata identificata nel 2011 nella provincia di Belluno, da dove si è diffusa fino alla Lombardia e alla Liguria. Come spiega l’Istituto superiore di sanità, la sua capacità di trasmettere agenti patogeni è ancora argomento di studio, tuttavia ne è noto il ruolo di vettore del virus dell’encefalite giapponese e del nematode Dirofilaria immitis.

L’alta presenza di diverse specie di zanzare ha generato negli ultimi anni alcuni focolai circoscritti di trasmissione locale dei patogeni sopra elencati: Chikungunya (nel 2007 e 2017), Dengue (nel 2020) e West Nile a più riprese, malattie tropicali normalmente assenti in Italia. Per limitare i rischi correlati alla presenza zanzare in Italia, l’ISS consiglia sia misure di salvaguardia individuale, come l’uso di repellenti (crema o spray) e abbigliamento coprente nei casi in cui si è più esposti, sia di intervenire su fattori ambientali: mantenere puliti e attivi i tombini, effettuare trattamenti larvicidi periodici, effettuare interventi di disinfestazione mirati in occasione di eventi particolari o in certe aree, evitare l’abbandono e l’accumulo all’aperto di materiali che possano raccogliere l’acqua piovana, eliminare l’acqua dai sottovasi, dagli annaffiatoi, dai bidoni e dai copertoni, mantenere pervie canalette e grondaie, innaffiare direttamente con le pompe gli orti e i giardini, cercare di tenere adeguatamente coperti e provvisti di zanzariera eventuali recipienti per la raccolta dell’acqua, qualora indispensabili, introdurre pesci rossi, predatori delle larve di zanzara, nelle vasche e nelle fontane dei giardini oltre a dotare le abitazioni di zanzariere.

[m.m]

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