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sabato, 6 Settembre 2025

Cavalleggeri, il neo comandante Ajello rinnova la sinergia culturale con il Comune

09.10.2023 – 08.00 – “È stato un incontro cordiale che mi ha permesso di cogliere l’occasione per ribadire l’importanza che hanno gli uomini e le donne in divisa per la città di Gorizia. Con il professionismo tanti militari di carriera si stabiliscono e fissano la loro famiglia in città e questo elemento è molto apprezzato per una città come la nostra che ha bisogno di giovani nuclei familiari“.
Questo è stato il commento di benvenuto del sindaco Rodolfo Ziberna al Tenente Colonnello Giuseppe Ajello, neo Comandante del Reparto Comando e Supporti Tattici Cavalleggeri di Treviso (28°) di Gorizia che ha sede in via Trieste.
All’incontro hanno preso parte l’assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti, ed il Sottufficiale di Corpo del Reparto, Primo Luogotenente, Vincenzo Izzo.
Il Tenente Colonnello Ajello proviene da Solbiate Olona sede del Comando Multinazionale NATO.
È stato un momento per conoscere i compiti che aspettano il Reparto di via Trieste e per evidenziare la sinergia culturale che nell’anno passato ha legato il Comune al Reparto con il coinvolgimento delle scuole.
Nel merito, con il precedente Comandante, il Tenente Colonnello, Andrea Pastore, si era avviata una collaborazione culturale come percorso formativo sulla storia militare visto che nella primavera del 1916 i Cavalleggeri di allora impegnati nell’impervio e peculiare conflitto dell’altipiano carsico che valse allo Stendardo del Reparto una medaglia d’Argento al Valore Militare.
Nei vari incontri svoltosi nella caserma di via Trieste non si è parlato solo battaglie, manovre e date, ma anche preziosi approfondimenti sulla dimensione umana e morale della vita di trincea in un percorso teorico che non ha risparmiato importanti richiami ai concetti di dovere, sacrificio, lealtà e valore, da sempre alla base del patrimonio identitario dell’Esercito Italiano.
L’Assessore alla Cultura, Fabrizio Oreti nel corso dell’incontro ha tenuto ad evidenziare che il coinvolgimento reciproco del territorio e delle Istituzioni può aiutare ad unire e crescere assieme soprattutto quando le attività sono rivolte a favore dei più giovani che rappresentano il nostro futuro e la nostra speranza, anche per dimostrare loro i grandi passi in avanti compiuti nell’arco di cento anni che ci hanno portato ad essere da Teatro di Guerra a Laboratorio di Pace.
[a.a.]

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