30.10.2023 – 08.00 – Una domenica insolita a Gorizia, una giornata che non si vedeva dai tempi del Raduno Triveneto del 2016: oltre mille alpini in festa tra le vie principali del centro. A riportare le penne nere nel capoluogo Isontino il centenario dalla nascita della sezione ANA di Gorizia, una ricorrenza che ha permesso di animare la città, dal mese di settembre fino al prossimo gennaio, con iniziative legate al servizio pubblico, appuntamenti culturali, una mostra intitolata “Alpini di ieri… Alpini di oggi” e molto altro ancora.
Nella giornata di ieri, data culmine dell’intera rassegna curata dalla sezione ANA, Alpini provenienti da tutto il nord est sono partiti alla volta di Gorizia per partecipare alla cerimonia e alla Santa Messa organizzate per celebrare il 151° anniversario di fondazione del Corpo degli Alpini e, appunto, il centenario dalla nascita della Sezione di Gorizia.

Credits Photo: Arnaldo Ferraro
La giornata, iniziata al mattino con lo schieramento dei labari nel Parco della Rimembranza, l’Alzabandiera, e, dopo l’entrata del labaro nazionale e dei gonfaloni, con la deposizione delle corone al monumento ai Caduti, è poi proseguita con la sfilata lungo corso Italia e Verdi con arrivo in Piazza della Vittoria.
Una volta raggiunto il centro nevralgico goriziano, gli Alpini sono stati accolti dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, il quale ha rimarcato la propria familiarità con il mondo degli Alpini, dal Capo di Stato Maggiore della Brigata Alpina Julia, colonnello Ruggero Cucchini, e dal presidente dell’Associazione nazionale Alpini Sebastiano Favero, propenso a ristabilire un periodo di “leva” per i giovani non necessariamente militare.

Credits Photo: Arnaldo Ferraro
Presenti ovviamente in piazza Vittoria anche il presidente della sezione ANA di Gorizia Paolo Verdoliva, visibilmente emozionato, l’assessore regionale Callari, il sindaco Rodolfo Ziberna e, purtroppo, un modesto pubblico.
“Siamo orgogliosi di quello che avete fatto voi Alpini e lo siamo soprattutto in questo momento in cui si sentono rumori di guerra e spesso percepiamo essere in crisi lo stesso nostro vivere civile: voi siete il baluardo di quello che l’Italia rappresenta nel mondo – ha dichiarato l’assessore regionale Callari – Ciò che caratterizza le nostre Forze armate, e gli Alpini in particolare, è di garantire la pace nel mondo: voi non siete militari come tutti gli altri, siete portatori di pace”.
“Non siamo solo orgogliosi di voi – ha proseguito ancora Callari – ma cercheremo anche sempre di sostenervi. Finché la nostra identità sarà presente nel cuore di ognuno di voi gli Alpini saranno una forza viva: grazie dal profondo”.

“Il conferimento della cittadinanza onoraria è sì un atto dovuto, ma è anche un atto voluto. – ha dichiarato invece il sindaco Ziberna – Gli Alpini sono un simbolo inequivocabile di italianità. Viva gli Alpini”.
Un momento alquanto toccante per molti presenti, una celebrazione che, prima di giungere all’interno della chiesa di Sant’Ignazio per la Santa Messa, ha voluto ripercorrere i principali eventi storici che legano Gorizia al mondo degli Alpini, dalla presenza in città del Battaglione Aosta a un immancabile rimando al 1951, anno in cui Gorizia accolse la sua unica Adunata nazionale.
La mattinata dedicata agli Alpini è poi proseguita con la Santa Messa solenne celebrata dall’arcivescovo mons. Carlo Roberto Maria Redaelli, alla presenza della reliquia del Beato don Carlo Gnocchi nel 14mo anniversario dalla sua beatificazione.
[a.f.]