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sabato, 6 Settembre 2025

Sostenibilità ambientale, il mondo digitale è davvero la chiave?

04.12.2023 – 08.30 – Trovare il giusto filo conduttore tra due concetti complessi e apparentemente distanti come “digitale” e “sostenibilità ambientale” pare a un primo impatto un’opera alquanto difficile, ma, analizzando al meglio le loro specifiche accezioni, diventa decisamente più semplice trovare correlazioni, affinità e legami.

L’avvento della rivoluzione digitale ha certamente cambiato abitudini e usi quotidiani di ognuno di noi, il digitale ha principalmente mutato la nostra filosofia di pensiero permettendoci di svolgere un maggior numero di mansioni nel minor tempo possibile all’interno di ciò che, anche grazie al continuo espandersi del Metaverso, è diventato un vero e proprio mondo virtuale. Agli innumerevoli vantaggi vanno poi accostati, come se fossimo dinanzi a una bilancia, tutte quelle ripercussioni socio culturali causate inevitabilmente dall’utilizzo prolungato di computer e cellulari.

Ponendo nuovamente lo sguardo sul legame tra questo mondo e tutti quei processi che rientrano nella “sostenibilità ambientale”, è doveroso comprendere che, al fine di analizzare al meglio tutte le possibili correlazioni tra loro, sarà necessario cambiare punto di vista: i due concetti dovranno infatti sottostare a una relazione di causa – effetto. Con questa rinnovata prospettiva è dunque possibile capire come il mondo digitale possa in realtà essere una delle soluzioni da includere nell’ampio progetto di sostenibilità ambientale.

Sfruttando tecnologie ormai rodate come e-mail, e-book o codici QR è infatti possibile evitare quei grandi sprechi di materiale cartaceo e plastico che tanto danneggiano l’ambiente; lo stesso si può dire parlando degli e-commerce, veri e propri negozi virtuali, o di tutti quei canali/applicazioni che, soprattutto durante l’emergenza pandemica, hanno ridotto a zero gli spostamenti e le relative emissioni di molti cittadini.
Considerando poi anche tutte le innovazioni portate dal digitale nell’ambito tecnologico e produttivo, diventa allora ancora più semplice capire i profondi e ormai consolidati legami tra questi due mondi. Le tecnologie di automazione e controllo capaci di ridurre le emissioni di CO2, gli sprechi di materiali e di risorse ne sono la prova.

Questo profondo e apparentemente perfetto legame va tuttavia contestualizzato e rapportato a un risvolto della medaglia tanto tragico quanto trascurato: l’inquinamento causato dai server.

I server, una delle cause principali di inquinamento ambientale, sono quei particolari computer che consentono il funzionamento di Internet e di molti altri servizi digitali, come la posta elettronica, lo streaming di video e musica, i social network e le app.
Nello specifico, ogni singolo server può consumare, a seconda della sua potenza e dell’efficienza energetica, da 1 a 5 tonnellate di CO2 all’anno.
Portando il consumo singolo su scala mondiale, l’industria digitale contribuisce al 3,7% delle emissioni globali di gas serra, quasi il doppio del traffico aereo, settore attualmente fermo al 2%.

Le notevoli emissioni dei server dipendono essenzialmente dalle metodologie utilizzate nelle loro fase di produzione e dai grandi consumi di energia elettrica e acqua; dinanzi a emissioni e consumi di questa portata sono dunque già in atto alcuni provvedimenti per ridurre il più possibile il loro impatto.
Oltre alla misura preventiva di salvaguardia ambientale figlia della transizione energetica, all’interno della quale l’alimentazione dei data center è pienamente coinvolta, per limitare le emissioni dei server è importante garantire una maggiore efficienza energetica, migliorabile attraverso l’utilizzo di tecnologie più moderne, e la riduzione del loro utilizzo attraverso l’ottimizzazione dei processi.

Ai macro interventi delle aziende come Google e Microsoft, imprese fortemente impegnate nel ridurre l’impatto ambientale dei propri server, si possono affiancare anche alcune piccole accortezze dei singoli utenti: dalla scelta di evitare l’utilizzo di e-mail con allegati di grandi dimensioni, alla disattivazione temporanea dei servizi di streaming quando non vengono utilizzati.

Se per certi aspetti il mondo digitale risulta una fonte preziosa per aiutare il grande progetto globale di sostenibilità ambientale, per altri, server su tutti, sembra essere quasi da ostacolo. Nonostante ciò, utilizzando migliori accorgimenti tecnici e seguendo un giusto comportamento, è possibile riconoscere nelle pieghe del mondo del digitale i dettagli migliori che possono fare la differenza nel progetto chiamato sostenibilità ambientale.

[a.f.]

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