18.9 C
Gorizia
sabato, 6 Settembre 2025

I segreti di un buon programmatore informatico

10.01.2024 – 10.43 – La passione per la programmazione
La chiave del successo per il programmatore informatico è avere una vera passione per il coding e la tecnologia. Chi si dedica a questo lavoro deve essere spinto da un forte interesse per l’informatica e la risoluzione di problemi complessi attraverso la programmazione. Un programmatore che ama il suo lavoro è portato a documentarsi costantemente sulle ultime novità del settore, ad apprendere nuovi linguaggi di programmazione e a sperimentare approcci diversi per migliorare le proprie capacità.

Conoscere almeno uno tra i principali linguaggi (JavaScript, Python, Java)
Oltre alla passione, è necessario padroneggiare a fondo almeno uno tra i principali linguaggi come JavaScript, Python e Java, che sono tra i più richiesti e diffusi, soprattutto per lo sviluppo web e mobile. Un programmatore che conosce questi linguaggi sarà in grado di lavorare alla maggior parte dei progetti, ha più opportunità di trovare lavoro e di dimostrare il proprio talento.
Per JavaScript è importante conoscere bene le basi del linguaggio come le strutture dati, la gestione degli eventi, la manipolazione del DOM e l’AJAX. Bisogna poi avere familiarità con librerie e framework come jQuery, Angular, React e Node.js.
Per Python è essenziale padroneggiare concetti di base come le strutture dati, la programmazione ad oggetti, le funzioni e i moduli. È molto utile conoscere librerie come NumPy, Pandas, Matplotlib per l’analisi dati e framework web come Django e Flask.
Infine per Java bisogna avere solide basi di programmazione ad oggetti, conoscere le API e framework come Spring, Hibernate e la gestione del multithreiading. Importante anche la conoscenza delle enterprise application come JEE.

Saper collaborare in team
Lo sviluppo software moderno si basa quasi sempre sul lavoro di squadra. Un bravo programmatore deve quindi saper interagire con colleghi e stakeholder, comprendere esigenze diverse dalle proprie e integrarsi in un gruppo. Occorre essere disponibili al confronto e al compromesso, oltre che dimostrare ottime capacità comunicative. Lavorare bene in team consente di creare software migliore.
Un programmatore che lavora in team deve saper utilizzare al meglio strumenti collaborativi come repository di codice condivisi (Github, Bitbucket), tool di project management (Jira, Trello), chat aziendali (Slack) e piattaforme di continuous integration e deployment (Jenkins, CircleCI). Deve inoltre seguire best practice di sviluppo condivise, come Git Flow, e confrontarsi regolarmente con i colleghi per allinearsi.

Conoscere i trend del settore (cloud, AI, mobile)
In un campo in rapida evoluzione come l’informatica, è fondamentale aggiornarsi costantemente sulle ultime tendenze, come il cloud computing, l’intelligenza artificiale, lo sviluppo di applicazioni mobile. Un programmatore al passo con i tempi sarà più richiesto e apprezzato. Occorre studiare le novità, provare nuove tecnologie e acquisire competenze specifiche che permettano di stare al passo con il settore.
Ad esempio le aziende si stanno spostando verso il cloud, quindi è molto utile conoscere servizi come AWS, Azure e Google Cloud e saper sviluppare applicazioni cloud-native. L’intelligenza artificiale sta diventando pervasiva, quindi sono molto richieste competenze in linguaggi e framework IA come Python, Tensorflow, Keras. Infine le app mobile sono sempre più diffuse, quindi eccellere con Android, iOS e cross-platform come React Native è un plus importante.

Curare gli aspetti trasversali: problem solving, attenzione ai dettagli
Oltre alle competenze tecniche, per i programmatori sono molto importanti anche capacità trasversali come il problem solving, l’attitudine al lavoro in team, l’attenzione al dettaglio e la precisione. Saper risolvere efficacemente problemi complessi, lavorare in gruppo, curare i dettagli sono doti essenziali per produrre software funzionante, sicuro e di qualità. Coltivare queste soft skill consente di distinguersi nel proprio lavoro.

Portfolio di progetti
Un altro modo per dimostrare le proprie abilità è creare un portfolio con progetti personali da mostrare a recruiter e aziende. Realizzare applicazioni da zero e pubblicarle su GitHub è un ottimo modo per mettersi in luce. Il portfolio consente di evidenziare le competenze pratiche e la capacità di risolvere problemi reali di programmazione.

[n.t.k.]

Ultime notizie

Dello stesso autore