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giovedì, 16 Ottobre 2025

Il fascino delle antiche tradizioni: torna sabato a Gorizia la notte di San Giovanni

17.06.2024 – 14.30 – Vivere un momento conviviale e restituire vitalità e importanza alle antiche tradizioni cittadine e popolari, anche questa è cultura. A tal proposito, nell’ottica di GO!2025, l’associazione Nuovo Lavoro ha presentato stamane, presso la sala Dora Bassi di via Garibaldi, la seconda edizione de “La magia di un’antica tradizione: la notte di San Giovanni”, un evento in programma sabato 22 giugno, ore 21, sui prati di Borgo Castello, a Gorizia.

L’iniziativa intende valorizzare i tradizionali usi popolari legati alla notte di San Giovanni, evento ribattezzato in seguito anche notte delle streghe, e il solstizio d’estate, una celebrazione dalle radici antichissime.
Condurranno la serata, con ritrovo sopra a Piazzale Seghizzi, Giada Agazzi, Ornella Germano ed Emanuela Sedran, con la partecipazione de Il Danzar gioioso di Lavariano. La partecipazione è gratuita ma, per motivi organizzativi è gradita la prenotazione: si può inviare una mail a gorizia[email protected], indicando come oggetto “La notte di San Giovanni”, chiamare o inviare un whatsapp al 366 1959160.

“Inizia l’estate! Siamo pronti per la bella stagione e le sue specifiche attività. – ha esordito l’assessore comunale alla Cultura, Fabrizio OretiNon soltanto iniziamo le attività estive, ma ci colleghiamo a un percorso che abbiamo eseguito in questi anni. Perciò non è niente di estemporaneo, ma è integrazione del lavoro fatto negli anni passati con la Dama Bianca e le innumerevoli attività dell’associazione Nuovo Lavoro. Grazie alle loro preziose iniziative, rivitalizziamo un’arteria importante della nostra città: il Borgo Castello”.

“San Giovanni era una ricorrenza molto sentita dai goriziani, una tradizione tramandata fino a metà del Novecento in cui ci si trovava per realizzare i cosiddetti fuochi di San Giovanni, per danzare e per dedicarsi alle acque miracolose e a un vero e proprio talismano: il mazzolino di erbe. – ha dichiarato Giada Agazzi – Dopo il successo della prima edizione, – evento a cui presero parte oltre 70 goriziani ndr. – faremo nuovamente rivivere a tutti i partecipanti questa atmosfera magica nel prato in prossimità del Castello”.

“La notte di San Giovanni è una di quelle tradizioni di cui si parla poco, – ha proseguito ancora Oretiun patrimonio culturale che va rivitalizzato e riscoperto grazie a quest’evento accattivante e interessante”.

Ha chiuso la conferenza Francesco Mastroianni, il presidente dell’associazione Nuovo Lavoro, uno dei primi sodalizi a credere nella riqualificazione di via Rastello, ha voluto ricordare un’altra importante iniziativa: il concorso di poesie “Parlar d’amore”.

L’evento si svolgerà come da tradizione su un prato, quindi sono consigliati scarpe comode e, per sedersi sull’erba un asciugamano, una coperta o un cuscino.
Sarà rinverdita l’usanza di creare il “mazzo di San Giovanni”, da conservare tutto l’anno come protezione degli spiriti maligni e non solo. Chi ne avesse la possibilità è invitato a portare il proprio raccolto di erbe spontanee e un legnetto o rametto. Le erbe della tradizione che si invita a portare sono: iperico, lavanda, ruta, menta, artemisia, felce, rosmarino, salvia, aglio, ma anche altri fiori e piante selvatiche che il cuore suggerisce. Chi avesse realizzato il proprio mazzolino l’anno scorso è invitato a portarlo.

La notte di San Giovanni si terrà anche in caso di maltempo nella sala Storica dell’UGG (Gorizia, via Rismondo 2). Aggiornamenti in tal senso saranno comunicati sul sito www.associazionenuovolavoro.org.

[a.f.]

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