10.07.2024 – 09.05 – Dichiarazioni del sindaco Anna Maria Cisint: la strategia della sinistra per far prevalere la via dell’islamizzazione di Monfalcone.
“L’opposizione di sinistra, in vista delle prossime consultazioni comunali, mostra già ora le solite accese lacerazioni interne per la spartizione delle candidature nella logica della futura divisione del potere fra questi diversi partiti. Sui programmi e sulle proposte di governo della città, invece, nemmeno una parola perché, come si è visto in questi sette anni e come viene confermato dalle dichiarazioni dei loro leader, gli unici collanti che li uniscono sono l’animosità, anche violenta, verso la mia figura di sindaco e l’apertura incondizionata nei confronti dell’immigrazione musulmana che, a partire dall’inizio degli anni Duemila, ha invaso Monfalcone nella totale inerzia dei loro amministratori di allora.
Si assiste ancora alla rappresentazione degli stessi nomi e stesso film delle ultime elezioni con l’aggiunta, accanto alle figure della Morsolin e di Strukelj già bocciate dagli elettori, di quella dell’emergente consigliere regionale Bullian, distintosi in questi mesi per il costante appoggio alle posizioni estreme dell’integralismo islamico locale. Si tratta degli stessi esponenti che nella manifestazione del 23 dicembre scorso, nella quale sono stati fatti arrivare in città 8 mila islamici, hanno profetizzato che gli stranieri stessi saranno il futuro di Monfalcone legittimando la cancellazione della nostra identità e dei nostri valori. Lo stesso Bullian che partecipa agli incontri promossi dall’ex assessore del Pd Konate all’interno dei centri islamici cittadini per contestare i provvedimenti del Comune che vogliono far rispettare le norme urbanistiche e l’ordine pubblico.
Come nel voto francese in cui l’affermazione della sinistra di Melanchon, unita nel Fronte Popolare, avviene affidandosi all’integralismo islamico, inneggiando ai terroristi di Hamas e alimentando l’antisemitismo, portando in parlamento i rappresentanti dell’Islam radicale, si vuole consegnare anche le nostre istituzioni a chi propugna la legge coranica e vuole imporre i propri ordinamenti, le proprie regole, fatte di sopraffazione verso le donne e le minori, di rifiuto di parlare la nostra lingua e di rispetto per i nostri ordinamenti. È questa la prospettiva su cui si vuole costruire il futuro di Monfalcone? Quella parte della città fatta di rancore che si esprime nei social e nei circoli ristretti, che era convinta che non sarei stata eletta e che ora spera che senza la mia presenza diretta sul territorio si possa fare un ribaltone, si rassegni al fatto che continuerò, assieme a tutta la coalizione, nella mia battaglia di cambiamento e trasformazione della città, per contrastare ogni processo di islamizzazione del nostro territorio e ogni ipotesi di ritorno a un passato sul quale i monfalconesi hanno più volte dato il loro giudizio nelle urne in questi sette anni”.
[a.a.] islamizzazione Monfalcone