20.07.2024 – 10.30 – Lettera aperta ai monfalconesi da parte del sindaco Anna Maria Cisint, con l’insediamento del nuovo Parlamento Europeo, in questi giorni, ho iniziato la mia esperienza quale rappresentante del nostro territorio in Europa dove voglio portare l’impegno che mi contraddistingue per cambiare un’istituzione in crisi d’identità e che già in questo primo inizio sta mostrando la confusione dei suoi programmi.
Sarà sicuramente un’impresa stimolante e impegnativa, che, tuttavia, intendo perseguire senza spezzare i legami profondi maturati in questi 8 anni perché credo nel valore del rapporto che chi amministra, o chi fa politica, deve avere con la propria comunità di appartenenza, con le proprie radici e con tutti coloro con cui ha condiviso un disegno di trasformazione cittadina di cui possiamo essere tutti assieme orgogliosi. Sono convinta che nessuno meglio di un Sindaco di una realtà complessa come Monfalcone può fare bene all’Europa per portare a questo livello le istanze e i bisogni veri della gente da cui l’euro burocrazia risulta così lontana.
Ne ho avuto riscontro in queste prime riunioni di un Parlamento Europeo che mostra ancora di non aver capito l’inequivocabile richiesta di cambiamento che è venuta dal voto dei cittadini europei. L’impegno nel territorio, dunque, sarà il punto di riferimento della mia azione in Europa e per questo continuerò ad affiancare il vice sindaco, incaricato a rappresentare il Comune, per dare tutto il mio contributo per portare a compimento il programma che è stato così largamente condiviso dalla Città. Penso che questo possa essere anche il modo migliore per corrispondere alla grande dimostrazione di fiducia e di apprezzamento mostrata da così tanti concittadini che hanno appoggiato la mia elezione.
Fra la realtà locale e l’Europa c’è un legame d’interesse molto profondo e il compito più gravoso dei prossimi anni sarà quello di modificare la logica che, dall’alto, ha imposto vincoli e regole assurde e dannose che hanno complicato la vita di tutti, snaturato i nostri valori messo in difficoltà le nostre imprese e la nostra agricoltura. Si tratta di questioni che hanno ricadute concrete nel territorio come quelle delle politiche industriali, del lavoro e dell’immigrazione, che tanto incidono sui modelli produttivi come quello di Fincantieri, che ha potuto alimentare condizioni di dumping sociale a danno delle imprese fornitrici. Ugualmente, un collegamento diretto con i problemi della nostra Città si pone per la logistica, per le politiche energetiche, per la tutela di principi come quello della dignità delle donne calpestato da un Islamismo incontrollato a livello europeo.
Ecco perché non ho nessuna intenzione di abbandonare le mie radici, la mia appartenenza, il contatto con i miei concittadini. Nessun passo indietro, piuttosto un passo avanti in una nuova stagione d’impegno fra il lavoro che intendo svolgere al Parlamento Europeo e l’azione che continuerò a portare avanti al Comune di Monfalcone. In questo modo voglio rinnovare il legame con la Città per completare la trasformazione di una realtà che in passato era degradata nei suoi servizi e nelle sue strutture pubbliche e oggi è una delle più dinamiche della Regione.
Anna Maria Cisint
[a.a.] Lettera ai monfalconesi Cisint