12.09.2024 – 17.05 – Archiviata lunedì 9 settembre la ‘Sagra de le raze 2024’, l’ultracentenaria festa paesana di Staranzano organizzata dalla Pro Loco Staranzano e dal Comune di Staranzano. 50 eventi in 15 giorni in quattro distinte aree con un palco ciascuna e con l’accompagnamento culinario delle quattro cucine impegnate nella preparazione della tradizionale “raza”, l’anatra. Migliaia di persone hanno riempito il centro cittadino, attratte da concerti, mercatini, mostre, incontri culturali e le quattro tombole.
Il sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo, alla sua prima edizione, si è dichiarato soddisfatto: “Siamo riusciti a fare qualcosa di notevole, moltissimi spettacoli, concerti, le tombole hanno avuto un successo incredibile e anche le cucine hanno lavorato in maniera eccezionale”. Tuttavia, ha segnalato alcune criticità legate alla gestione della musica e dei parcheggi, pur apprezzando il servizio di picchettaggio che ha facilitato il flusso dei visitatori: “Abbiamo organizzato un servizio di picchettaggio nelle principali vie d’entrata – ha sottolineato – predisponendo, nel contempo, dei parcheggi e con questi picchetti abbiamo convogliato parecchie persone là e i residenti sono rimasti soddisfatti da questo punto di vista”. Pensando alla prossima edizione, l’organizzazione e il Comune si riserva la valutazione per un’eventuale altra location ai fini di tutelare i cittadini del centro.
Anche la presidente della Pro Loco, Paola Ferfoglia, ha espresso soddisfazione per l’affluenza record: “Ci sono state delle giornate in cui non ci si riusciva a muovere, c’erano veramente tante persone.” Tuttavia, questa partecipazione imponente porta a riflettere sulla possibilità di ampliare la manifestazione o valutare una nuova location per l’edizione 2025, al fine di garantire la sicurezza. Soddisfatta, inoltre, che “Le associazioni abbiano lavorato bene, c’è stata una bella coesione tra di noi e questo è fondamentale.” Gli obiettivi del 2025 sono quelli di mantenere la tradizione, gli eventi e di ampliare le connessioni turistiche, in quanto “la sagra ormai – ha aggiunto Ferfoglia – è talmente importante che ha delle peculiarità e può essere valorizzata con più forza anche fuori dai confini del Paese.”
Un ruolo chiave è stato giocato dai social media, gestiti da Lisa Piran e una collaboratrice, che hanno contribuito a promuovere l’evento, raggiungendo oltre 11 mila utenti: “I social hanno svolto un ruolo cruciale nel promuovere la sagra e attirare un pubblico più ampio. Molti partecipanti ci hanno detto di aver scoperto l’evento proprio tramite i post”.
[g.d.]