21.11.2024 – 16:15 – Un team transfrontaliero di artisti, storici e istituzioni italiane e slovene dà vita a “Realtà aumentate / Obogatene resničnosti”, un progetto innovativo che unisce teatro, tecnologia e narrazione storica. A Gorizia e Nova Gorica, Capitali Europee della Cultura 2025, prenderanno forma sei performance immersive, in scena da aprile a ottobre 2025, per raccontare la storia comune del territorio attraverso esperienze coinvolgenti e bilingui. Un dialogo emozionante tra passato e presente, pensato per valorizzare la memoria condivisa e attrarre un pubblico internazionale. Al centro di questo ambizioso progetto, presentato oggi 21 novembre al GO! Center di Gorizia, c’è la volontà di trasformare sei luoghi simbolici del Goriziano in palcoscenici a cielo aperto, dove storia, memoria e innovazione dialogano attraverso performance site-specific.
Grazie alla collaborazione tra l’associazione italiana Quarantasettezeroquattro, rappresentata da Alessandro Cattunar, e il Goriški Muzej sloveno rappresentato da Kristina Furlan e David Kozuh, supportati dal Fondo per piccoli progetti GO! 2025, ogni tappa sarà un’esperienza bilingue che intreccerà teatro, drammaturgia e danza con tecnologie digitali di facile fruizione.
Le sei location, che spaziano da villa Coronini al ponte di Salcano, passando per il parco del Rafut, la zona industriale di Straccis/Piedimonte, il valico di Casa Rossa e i casinò di Nova Gorica, rappresentano sei epoche storiche e accolgono una narrazione corale capace di far emergere il passato complesso del territorio e il suo percorso verso l’integrazione europea.
Gli artisti coinvolti, selezionati tra Italia e Slovenia, lavoreranno in residenze artistiche a stretto contatto con esperti, comunità locali e luoghi, sviluppando spettacoli che emozionano senza perdere rigore storico. Tra i partecipanti spiccano nomi come Renato Rinaldi, autore di “Interno note”, che esplorerà le memorie della Gorizia operaia; l’artista slovena Neja Tomsic con “Districare il giardino”, performance sul parco del Rafut; Silvia Viviani, che con “Casa Rossa / Closer from further” porterà il pubblico a rivivere le esperienze di confine. La giovane compagnia Ucci Ucci proporrà “Diario della peste”, un viaggio sonoro al castello di Kromberk, mentre Riccardo Tabilio e Stefano Beghi animeranno le strade di Nova Gorica con il gioco urbano “Nova Gorica Cold Case”. Infine, Andrea Colbacchini intreccerà racconto, danza e fotografia nel suo “Paesaggio sottile”, dedicato alle tradizioni del Carnevale lungo il fiume Isonzo.
“Le performance – spiega Alessandro Cattunar, presidente di Quarantasettezeroquattro – sono frutto di un lavoro congiunto italo-sloveno e saranno fruibili sia in italiano che in sloveno, alcune contemporaneamente e altre in differita. In tal modo vogliamo rendere le performance le più inclusive possibili per coinvolgere il pubblico transfrontaliero”. Il Goriski Muzej insieme all’associazione Quarantasettezeroquattro ha quindi la funzione di raccontare la storia del 900 attraverso queste performance, teatrali e di gioco, con il fine di offrire molteplici attività per il 2025.
[g.d.]