13.03.2025 – 10:10 – Il valore delle esportazioni FVG nel 2024, che complessivamente valgono 19 miliardi di euro, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente, registrando un +0,2% quantificabile in circa 31 milioni in più. Un dato in controtendenza rispetto al segno negativo registrato a livello nazionale e anche nel Nord-Est, che a causa delle performance negative di Veneto ed Emilia Romagna perde l’1,5%, nonostante il Trentino-Alto Adige abbia visto l’export crescere del 1,9%. In Friuli Venezia Giulia rimane stabile anche il valore delle importazioni, in minimo calo rispetto al 2023 (-0,2%): nel 2024 in FVG le esportazioni hanno superato i 19 miliardi di euro (19,058) a fronte di 10,61 miliardi di importazioni, con un saldo positivo di circa 8 miliardi e mezzo.
Sono queste le conclusioni cui è giunta l’analisi condotta per Ires FVG da Alessandro Russo, che ha rielaborato dati Istat. L’apparente stabilità numerica delle esportazioni FVG nel 2024 è tuttavia l’effetto di due tendenze contrapposte, spiega Ires. Da un lato ci sono settori che perdono significative fette di mercato (prodotti della metallurgia -5,3%, macchinari -9,2%, apparecchiature elettroniche -21,3%), dall’altro c’è chi cresce sensibilmente. È il caso della cantieristica navale, che segna un impressionante +46,9%, passando dagli 1,9 miliardi del 2023 ai 2,9 del 2024. Un incremento in grado da solo di invertire il segno complessivo dell’export regionale, che al netto della cantieristica navale avrebbe perso oltre il 5%. Tra gli altri settori di specializzazione dell’economia regionale si osserva un aumento delle esportazioni di prodotti alimentari e bevande (+8,7%) e una sostanziale tenuta del settore del mobile (-1%).
Evidentemente pesa anche sull’economia FVG la crisi tedesca, con l’export verso la Germania che cala del 6,7%, così come quello verso l’Austria (-17,5%). Guadagnano invece fette di mercato altri partner commerciali come Regno Unito (+67,7%, con un traffico che sale da 844 milioni a 1,4 miliardi) e Svizzera (+52,8%), grazie al settore della cantieristica navale, Polonia (+12,4%) e Ungheria (+18,4%), grazie all’export di prodotti della metallurgia.
Nel panorama regionale, le province di Udine e Pordenone mantengono i valori assoluti più alti, rispettivamente con 7 e 4,9 miliardi di export, ma segnano un vistoso calo rispetto al 2023, in particolare Udine che perde quasi l’8%. Crescono invece le esportazioni nel 2024 sia per la provincia di Trieste, che sale da 4,5 a 4,8 miliardi, sia per Gorizia, che “guadagna” il 24% passando dai 1,7 miliardi del 2023 a 2,17.