29.04.2025 – 12:05 – L’ispettorato nazionale del lavoro rende noto che, nell’ambito delle attività di contrasto al lavoro irregolare, è stata applicata una maxi-sanzione per un importo di euro 5850 a un bar di Gorizia per l’occupazione irregolare “in nero” di 3 banconiere. Inoltre il titolare è stato sanzionato per aver retribuito in contanti le prestatrici per un importo di oltre 16mila euro. Nella stessa settimana, a Trieste è stata sospesa un’impresa operante nella logistica per l’occupazione di un impiegato amministrativo, su un organico di 4 dipendenti quale lavoratore autonomo occasionale in assenza della dovuta comunicazione preventiva con irrogazione della prevista sanzione pari ad euro 800. Sempre a Trieste, nell’ambito dell’attività di prevenzione per la sicurezza nei cantieri edili ed implementazione del protocollo prefettizio sui cantieri sono state sospese 2 imprese edili in 2 diversi cantieri per aver occupato ciascuna un lavoratore in nero.
Nel primo cantiere erano presenti 2 imprese che occupavano rispettivamente 3 e 2 lavoratori nonché 2 lavoratori autonomi senza dipendenti. Nei confronti dell’impresa con 3 dipendenti è stato adottato il provvedimento di sospensione, per il superamento della soglia del 10% di lavoro nero. Nel secondo cantiere era presente una sola impresa con 4 dipendenti, di cui 1 in nero. Anche in questo caso è scattato il provvedimento di natura cautelare.
Oltre alle sospensioni, revocate previa regolarizzazione dei lavoratori in nero e contestuale pagamento della sanzione di 500 euro, sono state applicate prescrizioni in materia di sicurezza e sanzioni per inottemperanza agli obblighi di formazione, informazione e sorveglianza sanitaria. In esito alla verifica, i committenti sono stati inoltre sanzionati per la mancata verifica della idoneità tecnico professionale. Infine, un’impresa artigiana è stata sanzionata ed allontanata dal cantiere in quanto priva della prescritta “patente a crediti”.