17.07.2025 – 13:23 – Il mercato dei prodotti a base di cannabidiolo continua a crescere nonostante le incertezze normative che, dagli Stati Uniti all’Italia, fanno dubitare di cosa si potrà ancora acquistare legalmente e cosa no sui CBD shop. Basti pensare che un solo segmento, quello dell’olio CBD, dovrebbe raggiungere secondo le stime di un rapporto di settore gli 8.61 miliardi di dollari di valore globale entro la fine del 2025 e crescere ulteriormente a un tasso di quasi il 20% annuo fino al 2030, quando dovrebbe aver superato i 21 miliardi di dollari.
Dagli anni della pandemia non si è mai arrestato il successo dei prodotti CBD
L’olio di cannabidiolo è di gran lunga il più popolare tra i prodotti CBD. C’entra, senza dubbio, il successo che da anni ha tra star e personaggi famosi che lo hanno sdoganato come alleato di uno stile di vita sano e una buona forma fisica. Anche i molti utilizzi, dalla cosmetica alla cucina, con altrettanti benefici del CBD oil hanno contribuito a rendere questo prodotto il più rappresentativo dell’intero mercato e quello su cui basare con buona approssimazione le previsioni sul suo andamento.
Non è casuale per esempio che, soprattutto all’estero, il mercato dei prodotti derivati dalla canapa abbia cominciato a registrare trend largamente positivi a partire dagli anni della pandemia da COVID-19: è stato tra lockdown e quarantene che un pubblico più ampio si è avvicinato non solo all’uso di CBD a scopo ricreativo ma anche per alleviare le manifestazioni di ansia e stress cresciute esponenzialmente in quel periodo (il cannabidiolo è dimostrato avere effetti calmanti).
L’uso personale continuerà a essere quello prevalente anche nei prossimi anni per quanto riguarda sia l’olio di CBD e sia gli altri prodotti nutraceutici a base di canapa. Le previsioni sono positive, però, anche per quanto riguarda le applicazioni mediche di CBD, THC e altri principi attivi estratti dalla pianta di canapa: il mercato della cannabis terapeutica al momento ha pattern non meno interessanti a livello globale, grazie a sempre nuovi studi e nuove ricerche che fanno luce su applicazioni e benefici.
Derivati dalla canapa: le tendenze che vengono dall’America
Il Nord America, e in particolare gli Stati Uniti dove il consumo di prodotti CBD è già perfettamente normato, guida il mercato e continuerà a farlo nei prossimi anni.
Esempio tangibile di questo ruolo guida americano è che dall’America vengono una serie di tendenze di consumo dei prodotti al CBD come, solo per citarne una, la preferenza per i prodotti aromatizzati e l’integrazione di alcune referenze nelle routine beauty o che riguardano gli animali domestici.
A livello merceologico rilevano soprattutto le collaborazioni e partnership che provano, e ancora di più lo faranno in futuro, ad avvicinare nuovi target di consumatori al mercato dei prodotti derivati dalla canapa: i più giovani, per esempio, che sembrano lasciarsi convincere soprattutto dall’uso ricreativo e ludico del CBD o gli appassionati di gastronomia che non potranno perdersi farine, tisane, oli alimentari al cannabidiolo.
Nei paesi come l’Italia dove, soprattutto dopo l’approvazione del cosiddetto “Decreto Sicurezza”, la situazione normativa è incerta tali novità per il mercato dei prodotti CBD potranno tardare ad affermarsi, anche a discapito della domanda da parte dei consumatori.
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