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giovedì, 9 Ottobre 2025

Porto di Monfalcone, Cisint chiede una figura dirigenziale stabile

31.07.2025 – 09:30 – In occasione dell’ultima riunione dell’Organismo di Partenariato e del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale dell’Adriatico Orientale, Anna Maria Cisint, europarlamentare e delegata all’Economia del Mare per il Comune di Monfalcone, ha riportato con fermezza l’attenzione sulle urgenze operative dello scalo monfalconese, ribadendo la necessità, non più rinviabile, di istituire una figura dirigenziale stabile, presente quotidianamente sul territorio, che segua in modo diretto ed esclusivo le attività del porto.

Cisint ha evidenziato come l’implemento continuo dei traffici e la complessità crescente delle dinamiche portuali richiedano una presa in carico strutturata e costante da parte dell’Autorità, in grado di assicurare il presidio e il coordinamento necessari a sostenere pienamente lo sviluppo dello scalo: “Consapevole della fase critica che sta attraversando la governance dell’Autorità di Sistema Portuale, ritengo sia quanto mai prioritario individuare con urgenza una soluzione stabile e chiara per la guida del Porto monfalconese, come del resto sosteniamo da troppo tempo”.

Risulta urgente rafforzare la governance operativa del porto, attraverso una presenza diretta e quotidiana sul territorio, capace di monitorare le attività, dialogare con gli operatori e risolvere tempestivamente le criticità, seguire i cantieri e garantire il presidio istituzionale che fino ad oggi è mancato” – ha specificato Cisint. “Serve una figura stabile, che operi prioritariamente per Monfalcone e che conosca a fondo le dinamiche del porto, in grado di costruire un rapporto quotidiano con tutti gli attori coinvolti e di farsi carico della gestione operativa. È una richiesta che ribadiamo da anni, oggi necessaria. Lo scalo è in piena espansione e ha bisogno di una direzione stabile, di una figura presente ogni giorno a Monfalcone.

Crescono i numeri, crescono le richieste da parte del sistema produttivo e, parallelamente, emergono nuove esigenze operative cui occorre dare risposte tempestive. Per questo, accanto a quanto è già stato fatto, diventa strategico prevedere una figura dirigenziale dedicata che possa garantire un coordinamento costante e diretto delle attività, anche nei rapporti con le istituzioni. Un presidio stabile permetterebbe infatti di affrontare con maggiore efficacia questioni importanti, come quella della presenza continuativa degli organi di controllo anche in orari più estesi, in linea con l’operatività reale del porto.

È inoltre utile valutare un aggiornamento delle disposizioni che regolano l’attività dei rimorchiatori, affinché possano rispondere appieno alle necessità operative attuali. In un contesto di traffici in aumento, ogni rallentamento può tradursi in un rischio per la competitività dello scalo. Garantire l’ingresso delle navi nei tempi corretti è infatti una condizione essenziale per consolidare la fiducia degli operatori e attrarre nuovi investimenti.

 

Tutti gli operatori portuali, recentemente incontrati, hanno espresso la massima disponibilità alla collaborazione e stanno già lavorando – anche con il supporto dell’ex articolo 17 – per affrontare il tema del reperimento di nuova manodopera. In questo senso, è importante valorizzare l’opportunità che il porto offre anche ai giovani del territorio: chi ha voglia di mettersi in gioco e costruire un percorso professionale in un ambito dinamico e in forte crescita, può trovare spazio rivolgendosi direttamente agli operatori portuali.

Anche per quanto riguarda la manovra ferroviaria, si registra l’esigenza di un ulteriore salto di qualità. Gli investimenti in corso – che ammontano a quasi 40 milioni di euro per la realizzazione della nuova infrastruttura ferroviaria e l’elettrificazione delle banchine, con 20 milioni di fondi FIAR per il potenziamento della rete e ulteriori 7 milioni già stanziati – rappresentano una base solida da cui partire. A questi si aggiungono i 15 milioni di fondi PNRR destinati al cold ironing e 833.750 euro per impianti fotovoltaici e misure di efficientamento energetico. Ora, attraverso un coordinamento mirato e operativo, si può dare l’ultimo sprint per rendere il porto di Monfalcone ancora più competitivo ed efficiente, anche sotto il profilo logistico.

Per poter realizzare pienamente le opere già programmate, è fondamentale garantire un coordinamento costante tra gli interventi – escavo, banchine, collegamenti ferroviari – che sono strettamente interconnessi. In questa prospettiva, una regia condivisa tra tutte le istituzioni coinvolte può rappresentare la chiave per trasformare gli investimenti in risultati concreti in tempi rapidi”.

L’on. Cisint ha inoltre evidenziato l’importanza di rendere operativa quanto prima la darsena dei servizi, sia per valorizzare gli investimenti effettuati sia per rafforzare l’operatività e la sicurezza complessiva del porto: “L’incremento dei traffici richiede anche che i lavori dell’escavo si svolgano in piena sinergia con quelli delle banchine. Tanto è stato fatto fino ad oggi; ora è il momento di superare i nodi ancora aperti attraverso una gestione unitaria e tempestiva. A questo proposito è stata formalizzata la richiesta, rivolta a Regione, Autorità di Sistema e Consorzio di Sviluppo Economico, di istituire un coordinamento specifico sugli interventi infrastrutturali in corso.

È il momento giusto: molti obiettivi sono stati raggiunti e tanto altro si sta facendo. Ora, con uno sforzo comune e condiviso, possiamo entrare in una fase decisiva per consolidare definitivamente il ruolo strategico del nostro scalo.”

(cs – p.p.)

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