26.06.21-08.00-La situazione della geriatria negli ospedali sta iniziando a migliorare. Come difatti comunicato da ASUGI dall’11 giugno, la S.C Geriatria COVID è stata convertita in Geriatria con 24 posti letto di area internistica, andando quindi a riorganizzare le degenze con la diminuzione dei contagi Covid. Inoltre, martedì 22 giugno è stata la prima giornata in cui non risultavano esserci più persone ricoverate nelle terapie intensive. “Ciò continua tutt’ora” sottolinea il vicegovernatore della Regione con delega alla Salute, Riccardo Riccardi “inoltre non si registrano positività tra il personale del Sistema sanitario regionale né tra gli ospiti e gli operatori delle strutture residenziali per anziani.”
“La geriatria si è impegnata tantissimo nella cura delle fasi acute della malattia” sottolinea il professor Alberto Pilotto, presidente della Società italiana geriatria ospedale e territorio (Sigot) “una recente indagine Sigot ha dimostrato che la quasi totalità delle strutture ospedaliere di geriatria sono state trasformate in reparti Covid-19. I geriatri sono stati coinvolti sin dalla prima ora nella vaccinazione anti-Covid-19, iniziata proprio nelle Rsa e nelle persone più anziane. Ora la geriatria è chiamata a organizzare e gestire la cura delle malattie croniche, incluse le conseguenze a breve e lungo termine della sindrome post-Covid-19.”
Serve quindi sviluppare un approccio multidimensionale, riprendendo il controllo anche delle malattie croniche.
“In questa fase” comunica Asugi “la RSA San Giusto dell’ospedale Maggiore di Trieste mantiene le sue funzioni di struttura intermedia, facendo da filtro rispetto all’accesso alle case di riposo, compresa la Mademar che ha aperto un piano con 35 posti letto ripristinando le funzioni di RSA Covid free e mantenendo 40 posti per i Covid positivi.”
Inoltre la copertura vaccinale degli over 80 ha raggiunto il 90% per la prima dose e l’85% per la seconda e ciò consente, con tutte le precauzioni, il progressivo ripristino dei setting dell’attività.
L’accesso a tutte le strutture ospedaliere per i visitatori, comunque, resta limitato; gli orari di accesso e la durata della permanenza in struttura devono essere preventivamente stabiliti dai responsabili dei servizi e concordati con il visitatore. Tutti gli accessi sono sottoposti al monitoraggio della temperatura corporea, tutti devono effettuare l’igiene delle mani con soluzione idroalcolica e utilizzare la mascherina chirurgica.
Si ricorda inoltre che, in previsione dell’allentamento della situazione d’emergenza sanitaria, il numero verde 800 30 10 30 di supporto psicologico dedicato alla cittadinanza, sarà sospeso a partire da lunedì 28 giugno. Nel caso risultasse necessario, il servizio potrà essere ripristinato.
m.p.