17.07.21-08.00-I 177 gli operatori sanitari residenti in provincia di Pordenone che per svariate motivazioni hanno preferito non adempiere all‘obbligo vaccinale sono stati sospesi. L’Azienda sanitaria Friuli occidentale (Asfo) ha pubblicato l’atto di accertamento dell’obbligo vaccinale – redatto dal Dipartimento di prevenzione – il quale determina la sospensione dell’attività che comporta il rischio di diffusione del virus. Il provvedimento stabilisce la sospensione immediata fino ad avvenuta vaccinazione o al 31 dicembre.
Per non essersi recati agli appuntamenti programmati nel mese di giugno per la somministrazione vaccinale, sono difatti “sospesi dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Sars-Cov-2”.
Moltissimi i commenti sulla vicenda: c’è chi è d’accordo, in quanto il non vaccinarsi va a compromettere persone già debilitate e in situazione di fragilità negli ospedali e c’è chi storce il naso per la sospensione, chiedendosi dove realmente si concretizza la libertà di scelta andando a richiedere per i dipendenti almeno uno spostamento di mansione. Altri ancora, infine, si chiedono come saranno sostituiti in quanto, purtroppo, la carenza di personale è sempre in agguato.
m.p.