11.08.21-08.30-Si torna nuovamente a parlare dell‘Ospedale San Polo di Monfalcone. Dopo le proteste di alcuni genitori, lasciati ad aspettare il pediatra sotto il sole, si parla del container in cui vengono lasciati ad aspettare i pazienti sospetti Covid con contesto logistico inadeguato. Lo denunciano -riportato da Il Piccolo-il Tribunale per i diritti del malato e l’Associazione volontari ospedalieri che prestano attività di pre-triage al Pronto Soccorso di Monfalcone tramite lettera indirizzata al direttore generale di Asugi Antonio Poggiana.
Le criticità segnalate sono l’assenza di servizi igienici nel container e di adeguati ambienti per chi non ha ancora avuto accesso all’area e deve dunque aspettare all’esterno, sotto il sole o la pioggia; dall’altro, in caso di rovesci, gli spazi ristretti di copertura per l’utenza in attesa. Il container, tra l’altro, può ospitare una persona alla volta. Anche il gazebo che offre riparo a chi deve registrarsi al Pronto soccorso, infine,, è ridotto e a rischio allagamento quando piove.
m.p.