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sabato, 6 Settembre 2025

ASUGI smentisce fake news. Ma solo una parte?

27.08.21-15.30ASUGI ha inviato un comunicato stampa in cui smentisce la fake news circolante sui social network secondo la quale la Neurologia di Cattinara ospiterebbe numerosi pazienti ricoverati per conseguenze derivanti dalla vaccinazione anti Covid. Il post ‘incriminato’ parla “di notizie da fonti autorevoli che indicano un reparto di neurologia pieno, con medici impotenti sugli effetti collaterali del vaccino.” Tra essi anche la semi paresi facciale. Sempre nel post si parla inoltre di “primari che rischiano richiami se indicano i vaccini come potenziali cause.”

Su questa prima questione, Asugi risponde: “In questo momento, dei 31 posti letto della Clinica Neurologica dell’Ospedale di Cattinara, 20 sono occupati, due sono usati come area di osservazione; in attesa del tampone per espletare in tempi brevi l’emergenza Stroke e 9 risultano liberi. Non ci sono pazienti con paresi del facciale, né ci sono pazienti con esiti o complicanze da vaccino. I pazienti attualmente ricoverati sono persone che soffrono di varie patologie neurologiche acute e croniche.
Tutto il personale è impegnato ad affrontare quotidianamente, con la massima discrezione,
l’emergenza neurologica, settore in cui la Clinica Neurologica di ASUGI è riconosciuta come una eccellenza nel panorama nazionale, come documentato da numerosi e prestigiosi riconoscimenti. ASUGI ha già segnalato il post agli organi competenti.”

“La diffusione di notizie false attraverso i social network – ha dichiarato il vicegovernatore Riccardo Riccardi in una nota – in particolare per quanto riguarda aspetti legati alla salute e all’emergenza sanitaria in corso, è un comportamento estremamente pericoloso che deve essere assolutamente stigmatizzato e contrastato perché genera un clima di sfiducia nel sistema sanitario nella scienza in generale”.

Il post sui social (a fine articolo), però, continua andando a segnalare che i malati di Covid ospedalizzati abbiano come cura proposta solo le monoclonali e che durante la cura venga iniettato il vaccino senza consenso del paziente. Su questo, nonostante Asugi sia stato sollecitato nella risposta, ancora nessuna replica.

m.p.

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