09.11.2021 – 07.30 – Il Ministero dell’Interno, attraverso il sottosegretario Nicola Molteni, respinge gli appelli giunti dal Comune di Trieste e dalla Regione Friuli Venezia Giulia a vietare i cortei: il diritto a manifestare infatti non può essere certo impedito per il Mint, sebbene occorra protestare entro i limiti della legge e soprattutto delle ordinanze varate anche dalle autorità locali.
Tra le puntualizzazioni che giungono da Roma, in contemporanea con le sollecitazioni di Gialuz al Governo Draghi, spicca l’obbligo della mascherina e la presenza degli steward, disattesi nell’ultimo corteo.
Tuttavia, al di là dei singoli dettagli, il messaggio è chiaro: “non può essere impedito il diritto a manifestare“.
“Le manifestazioni – ammette Molteni – si possono limitare, non facendole svolgere in luoghi simbolo come piazza Unità e pretendendo pieno rispetto della legge e delle precauzioni sanitarie, in un momento in cui i contagi tornano ad affacciarsi”.
Il modello sono le precedenti proteste, a partire da quelle dei ristoratori anti lockdown. E’ una profonda ironia in tal senso che quegli stessi ristoratori e negozianti che protestavano le chiusure e i lockdown ora domandino, in più di un caso, che i cortei vengano vietati.
“In quest’anno e mezzo abbiamo gestito l’ordine pubblico con ragionevolezza e buon senso. Mi appello al buon senso di chi manifesta ma, se un corteo sfocia in atti di violenza, chi controlla l’ordine pubblico deve applicare le norme a disposizione” conclude Molteni.
[i.v.]