19.11.21-08.30-“Ciò che è accaduto a Mossa ha riportato alla ribalta un problema presente anche in altri comuni, fra cui Gorizia, riguardante la presenza di rifiuti stoccati in siti privati il cui smaltimento finisce per ricadere sugli enti locali che, però, non hanno gli strumenti giuridici ed economici per poterlo fare- è quanto afferma il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha scritto una lettera al governatore Fedriga e al prefetto Ricciardi perché, insieme al Comune, sensibilizzino lo Stato affinchè questo delicato problema venga risolto.
“In città, c’è una situazione particolare, in un capannone di via Aquileia, dove sono stoccati dei rifiuti contenenti plastica, che è già stata al centro di un intervento da parte del Comune, con l’emissione di un’ordinanza del sottoscritto in cui si intimava ai proprietari di smaltire il tutto e bonificare il sito dai materiali collocati da un’impesa poi fallita, cui erano stati affittati gli spazi,- spiega il primo cittadino-, ebbene questa ordinanza è stata bocciata dal Tar che, di fatto, per tutta una serie di motivazioni, libera il proprietario da questa incombenza e la ribalta sul Comune. In realtà, il Comune, oltre a non avere i fondi per poter effettuare l’operazione, non può intervenire perché non c’è una normativa che lo autorizzi a entrare in un’area di proprietà privata né a spendere soldi pubblici, diverse centinaia di migliaia di euro, per smaltire i rifiuti stoccati. Neppure se la proprietà cedesse gratuitamente il sito al Comune. Questo perché potremmo avere la contestazione della Corte dei conti in quanto non c’è una legge che autorizza il Comune ad effettuare questo tipo di intervento. Di conseguenza, anche ogni richiesta alla Regione di un possibile aiuto finanziario per risolvere il problema risente di questo vuoto normativo. L’assessore Del Sordi, insieme all’Ufficio ambiente del Comune, ha cercato ogni possibile appiglio per trovare una soluzione a questa criticità, ma senza un intervento legislativo statale ogni eventuale provvedimento comunale andrebbe facilmente incontro a ricorsi e a responsabilità di natura contabile. E immagino- conclude il sindaco- che situazioni del genere ce ne siano in diversi altri comuni d’Italia per cui si tratta di un problema che non piò assolutamente attendere”.
Nel frattempo, l’assessore Del Sordi, che sta seguendo la vicenda fin dall’inizio insieme al sindaco, ha incontrato l’assessore regionale all’ambiente Fabio Scoccimarro, durante un sopralluogo al sito incendiato di Mossa, presenti anche il dirigente del settore ambiente del Comune di Gorizia, Licinio Gardin, il direttore del dipartimento dell’Arpa di Gorizia, Luigi Colugnati e la direttrice scenfica dell’Arpa, Anna Lutman: “Scoccimarro- cui la lettera del sindaco è stata inviata per conoscenza-mi ha assicurato il suo interessamento, perfettamente consapevole del problema- riferisce Del Sordi- perché dobbiamo assolutamente cercare di prevenire altre situazioni pericolose. La gente, giustamente, è preoccupata e la vicenda di Mossa, anche se Gorizia è rimasta fuori dal raggio di ricaduta delle ceneri, ha creato un forte allarmismo. Quindi, oggi, siamo a chiedere una soluzione per un problema che ci troviamo a dover gestire sul nostro territorio e che deve essere risolto al più presto”.
Durante l’incontro è stato ribadito che, fin dalle prime fasi è stato accertato che Gorizia non era stata toccata dall’incendio e dai fumi sprigionati, al punto che, nell’incontro tenutosi in prefettura con i sindaci dei territorio coinvolti, l’amministrazione goriziana non era presente. Quindi, non era necessaria alcuna ordinanza a tutela della salute dei cittadini.
c.s.