03.12.21-09.00-Continua la stagione musicale del Teatro Pasolini, curata dall’Associazione Culturale Euritmica. Dopo due appuntamenti che hanno visto sul palco di Cervignano del Friuli Elena Ledda e Emel Mathlouthi, è arrivato il dmomento del jazz italiano. Stasera, 3 dicembre, alle 20.45 il trombettista Fabrizio Bosso e il sassofonista Rosario Giuliani presentano in concerto l’album “Connection”. Insieme a loro sul palco, altri due fuoriclasse come Alberto Gurrisi all’organo e Marco Valeri alla batteria. Uscito lo scorso ottobre per la Warner Music, “Connection” è anche un percorso emotivo che nasce dall’incontro umano e musicale, che ormai dura da più di un ventennio, di due grandi interpreti del jazz italiano. Un sodalizio artistico che si esprime attraverso un repertorio dalle forti connotazioni ritmiche, composto da otto brani, di cui cinque con la firma di Giuliani (More Than Ever, A Winter Day, Coffee Shop, Fabrizio’s Mood e Walking Around), uno di Bosso (Dubai) e due standard (Little Sunflower di Freddy Hubbard, 74 Miles Away di Joe Zawinul).
Fabrizio Bosso è universalmente considerato uno dei migliori trombettisti a livello internazionale, sia per la tecnica sopraffina, che per il feeling che caratterizza i suoi assoli, ora funambolici ora densi di lirismo e pathos, ma sempre puntuali e ricchi di estro. Il musicista torinese è impegnato in numerose formazioni e ha un’attività concertistica densissima e variegata, che contribuisce ad arricchire di nuove sfumature e nuovi spunti le sue improvvisazioni.
Rosario Giuliani impressiona l’ascoltatore fin dal primo momento per la facilità con cui sa trarre dai suoi sassofoni un fraseggio fluido, a tratti vorticoso, allacciandosi con naturalezza a grandi sassofonisti come Julian “Cannonball” Adderley, Art Pepper, John Coltrane. Tante e prestigiose le sue collaborazioni nell’ambito del jazz, con artisti come Charlie Haden, Gonzalo RUbalcaba, Martial Solal, Mark Turner, Kenny Wheeler, Bob Mintzer, Joe Locke, Joe La Barbera, John Patitucci, Marc Johnson, Joey Baron, Richard Galliano, Kurt Elling.
c.s.