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sabato, 6 Settembre 2025

Gorizia: la storia del Confine in una passeggiata teatrale con cuffie.

07.11.21-08.00- “Con il titolo di Capitale della Cultura Europea, ottenuto qualche mese fa dalle due amministrazioni comunali di Nova Gorica e Gorizia,” afferma Fabrizio Oreti, Assessore alla Cultura ed allo Sviluppo Turistico del Comune di Gorizia, “diventa sempre più importante raccontare ciò che siamo con tutte le unicità presenti nella nostra area di confine, oggi divenuta frontiera.” “Seguendo questo filo logico si stanno creando delle attività che permettono di raccontare storie che solo qui da noi si sono potute verificare.  In questa ottica, come amministrazione comunale, supportiamo le attività del Centro di Animazione e Figure di Gorizia (Cta) che, nei giorni scorsi, ha dato vita ad un nuovo tour legato ad un Itinerario teatrale con cuffie al seguito lungo la zona confinaria.

Con questo nuovo tour, il Cta ha accompagnato il pubblico alla scoperta (o riscoperta) delle città di Gorizia e Nova Gorica, attraverso il teatro.  Dopo “Le voci del silenzio”, dedicato ai percorsi ebraici sul territorio, Roberto Piaggio e Antonella Caruzzi hanno ideato e curato un nuovo progetto “Dall’alto da lontano: corale di confine” incentrato sul difficile tema della frontiera.
La passeggiata si è sviluppata da via della Cappella con rientro al valico del Rafut, della durata di circa un’ora e mezzo che ha interessato il Monastero di Castagnevizza; da lassù, si è potuto ammirare il luogo di culto assieme al panorama che abbraccia, dall’alto e da lontano, Gorizia e Nova Gorica, divise fino a pochi anni fa da uno dei confini più discussi della storia del Novecento. Attraverso stralci di testi di Franco Fortini e Ljubka Šorli, è stato raccontato un confine disegnato a tavolino, insensibile e indifferente allo smarrimento e all’incredulità”.
Una storia fatta di eventi importanti e tragici, ma anche di aneddoti, di esperienze personali, di propusnice, di frontalieri, di piccolo contrabbando, di racconti di cose quotidiane, di donne, di confini della mente, di chiusure, di paure. Piccoli eventi che si conoscono poco, ma che fanno parte della memoria storica di queste zone.
Il progetto è stato sviluppato grazie alla collaborazione e alla disponibilità del Monastero di Castagnevizza / Samostan Kostanjevica; Lorenzo Draschek che ha curato la ricerca iconografica e storica; il Museo Pristava / Muzejska Pristava; Alessandro Bortoluz che ha realizzato il materiale di scena. I testi di Francesca Valente, la voce narrante e le canzoni di Adriana Vasques, il progetto sonoro e le musiche di Claudio Parrino. Alla realizzazione del tour hanno partecipano le attrici Elena De Tullio, Serena Di Blasio, Stefania Beretta.
“Un percorso teatrale che ho apprezzato molto” – ha concluso Oreti – “che ha avuto lo scopo di evidenziare la diversità come punto di forza del nostro territorio.  La diversità legata alla contaminazione crea la vera ricchezza che ci rende realmente unici in Europa.
La stessa ricchezza che ha portato Nova Gorica e Gorizia ad essere Capitali Europee della Cultura per il 2025.”
c.s.

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