20.12.21-08.30-All’incirca una sessantina di persone erano presenti domenica 19 dicembre alla manifestazione di fronte al Cpr di Gradisca d’Isonzo dopo il suicidio (secondo le testimonianze raccolte) dell’uomo straniero all’interno della sede. La protesta si basa sul voler conoscere cosa sia successo di preciso nel momento del fatto ma anche sulla contrarietà di tutti i centri di rimpatrio similari presenti in Italia. Il collettivo No Cpr – No Frontiere che ha organizzato il presidio manifesta “piena solidarietà e vicinanza ai detenuti”. A controllare la protesta, una ventina di forze dell’ordine della Polizia e della Digos. Si tratta della terza morte dalla riapertura della struttura nel 2019.
m.p.