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sabato, 6 Settembre 2025

Fvg contro infiltrazioni mafiose: intesa Regione-Prefetture

22.03.2022 – 10.33 – Migliorare l’interscambio informativo, anche attraverso l’interconnessione di banche dati, sistemi di videosorveglianza e sale operative esistenti tra le pubbliche amministrazioni interessate, per assicurare una maggiore efficacia delle azioni di vigilanza, controllo e monitoraggio da parte di tutti i soggetti preposti ai sensi della normativa vigente. Questo, in sintesi, l’obiettivo al centro della nuova intesa per la prevenzione e la repressione dei tentativi di infiltrazione mafiosanel settore degli appalti e delle concessioni di lavori, servizi e forniture di carattere pubblico, siglata dalla Regione e le Prefetture della regione.
Un evento definito “fondamentale per la storia del Friuli Venezia Giulia” dal presidente Massimiliano Fedriga e l’assessore al Patrimonio e ai sistemi informativi Sebastiano Callari, poiché “realizza una piena e leale collaborazione fra le istituzioni in un’ottica di semplificazione degli atti amministrativi che deve rappresentare il fulcro dello sviluppo della nostra Regione. Un risultato ottenuto grazie a Insiel (per l’acquisizione e l’elaborazione dei dati) che ancora una volta dimostra di essere un’eccellenza al servizio del nostro sistema”.
“Grazie alle tecnologie oggi a nostra disposizione” ha spiegato Fedriga nel corso del suo intervento “possiamo far dialogare tra loro le banche dati delle diverse istituzioni. Per raggiungere questo risultato è necessario da una parte che le amministrazioni aggiornino le loro procedure e, dall’altra, che lo Stato consenta finalmente lo scambio di informazioni fra enti, superando alcune rigidità legate alla tutela della privacy”.
“La stretta collaborazione fra le Prefetture e il sistema degli appalti della Pubblica amministrazione, che in Friuli Venezia Giulia trova nella Centrale unica di committenza (Cuc) la principale protagonista, porterà a una velocizzazione delle procedure in favore sia di chi fa impresa che della collettività in modo trasparente e nel pieno rispetto della privacy” ha spiegato dal canto suo Callari. “Questa è una best practice, un modello che va
esportato in altre aree del Paese”.
Nel dettaglio, i diversi capitoli previsti dall’accordo si concentrano sugli obblighi di integrazione ai bandi, capitolati e contratti; sulle attività di monitoraggio; sulle necessarie dichiarazioni dell’aggiudicatario del contratto o concessione; sulla sicurezza sul lavoro; sulle iniziative formative sulla legalità; sulla tracciabilità dei flussi finanziari; sull’utilizzo delle banche dati.
[n.n]

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