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sabato, 6 Settembre 2025

Gradisca, arrivano nuovi sviluppi sul migrante georgiano morto al Cpr

06.07.2022 – 12.15 – Arrivano ulteriori sviluppi dalla vicenda legata al 37enne georgiano V.E. deceduto, il 18 gennaio del 2020, presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Gradisca.
L’autopsia ha così stabilito le cause della morte, osservando la presenza di un edema polmonare e cerebrale legato, come riportato da Il Piccolo, all’assunzione di sostanze stupefacenti.
Considerando le molte ombre presenti sul caso, verrà avviata un’udienza preliminare rivolta a Simone Borile, direttore del Cpr al tempo dell’accaduto, e all’operatore che, incaricato di accogliere le richieste di aiuto degli ospiti, si trovò in servizio durante notte del malore del georgiano.
Nei loro confronti è stata pertanto avanzata l’accusa di omicidio colposo, ai sensi dell’articolo 589 del Codice Penale.
Le indagini condotte dalla Procura e coordinate dal pubblico ministero Paolo Ancora hanno sottoposto un’approfondita analisi sulla gestione della sicurezza e le modalità di gestione dei migranti nell’ambito delle strutture di contenimento.
La ricostruzione proposta ha infatti aperto risvolti totalmente inediti sulla vicenda, la vittima manifestò gravi problemi respiratori durante la notte e avvisò prontamente il centralino, tuttavia, secondo l’ipotesi della Procura, il soccorso giunse solamente alle ore 10 del mattino seguente.
Proprio questo intervento tardivo ha catturato le attenzioni delle indagini dell’ente giudiziario che, dopo un’attenta analisi, ha scelto le accuse di omicidio colposo legato ad atti omissivi.
Gli imputati verranno rappresentati dall’avvocato Giorgo Gargiulo del Foro di Padova, a difesa di Simone Borile, e dagli avvocati Fiorella Mammana e Mattia Basso, a tutela del centralinista.
Per quanto riguarda le parti offese, invece, sarà presente all’udienza, a salvaguardia dei familiari della vittima, l’avvocato Pietro Romeo del Foro di Reggio Calabria.
Tuttavia, una volta concluse le indagini, la Procura di Gorizia ha richiesto alcuni rinvii a giudizio facendo così slittare l’udienza preliminare a fine estate.
Il giudice per le indagini preliminari, Carlo Isidoro Colombo, sarà dunque chiamato a giudicare una situazione che, durante questi due anni, ha sollevato importanti polemiche diventando una questione di caratura nazionale.

[a.f.]

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