28.07.2022 – 07.01 – A Gorizia e a Nova Gorica, che condivideranno il titolo di Capitale europea della cultura 2025 con la città tedesca di Chemnitz, si nota una certa tensione. I recenti eventi riguardanti la Capitale europea della Cultura evidenziano una serie di difficoltà dal punto di vista logistico e organizzativo, oltre che una scarsa recettività dell’importanza dell’evento sul territorio.
Innanzitutto, la ricerca di un nuovo direttore dello Javni Zavod Go!2025, ente di diritto pubblico sloveno per la gestione dei fondi della Capitale europea della Cultura 2025. L’incarico è stato assunto temporaneamente da Gorazd Božič, dopo che Kaja Širok era stata chiamata a ricoprire il ruolo di Segretario di Stato per la Cultura, e ora si attende il risultato della selezione relativa al bando che si chiuderà il 12 agosto.
A questo proposito Paolo Petiziol, presidente del GectGo (Gruppo europeo di cooperazione territoriale), spiega che la cooperazione con il nuovo direttore sarà di grande importanza nella prosecuzione dei lavori, che auspica possano vedere un miglioramento significativo dal mese di settembre. Nel frattempo, l’attesa riguarda anche la possibilità di uno spostamento degli uffici di GectGo in Corso Italia, per implementare il coordinamento del personale.
Oltre all’importanza del contributo delle istituzioni (che proprio nei giorni scorsi ha visto l’approvazione da parte della Giunta Regionale del disegno di legge di assestamento del bilancio per gli anni 2022-2024, che prevede anche la definizione dei fondi destinati a Go! 2025) un aspetto cruciale per il successo dell’organizzazione è la risposta della città e dei goriziani, come sottolinea lo stesso Petiziol. Sarebbe infatti scarsa l’attenzione rivolta all’importanza che un evento di tale calibro avrebbe per Gorizia nel futuro prossimo: dare risalto alla città nella speranza di vedere anche risultati dal punto di vista economico è fondamentale.
[g.p.]