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sabato, 6 Settembre 2025

Sanità Regionale, oltre €5000 al giorno per la nuova eliambulanza: scoppia la polemica

24.10.2022 – 08.45 – Poco meno di un mese fa, con precisione il 26 settembre, è stato inaugurato il nuovo servizio di elisoccorso regionale diurno, un servizio da oltre 2 milioni di euro utilizzato per operazioni di trasporto secondarie.
Il fatto che questo elicottero, già protagonista di diverse criticità nel giorno della sua inaugurazione, venga incaricato di svolgere azioni attribuibili senza alcuna difficoltà a mezzi di trasporto su strada ha causato, sin dal primo giorno, innumerevoli polemiche.
Polemiche che diedero consistenza a un dibattito volto a chiarire le motivazioni di un investimento di tale portata, soprattutto dinanzi a una situazione salariale non del tutto rosea del personale ospedaliero.
La nascita della seconda eliambulanza porta infatti con sé dei consistenti prezzi di mantenimento, si tratta infatti di oltre 5000 euro al giorno, cifra che, definita da molti semplicemente folle, viene affrontata giornalmente dal SSR, Servizio Sanitario Regionale, per un servizio ritenuto di assai dubbia utilità.
Il dibattito sulla sua inadeguatezza nasce a seguito di una tabella statistica volta a monitorare le sue attività: in 21 giorni il nuovo elicottero ha volato sei volte, e tutte sei per voli inappropriati per un’eliambulanza. Infatti, si contano tre trasferimenti di pazienti tra Udine e Tolmezzo e tra Udine e Pordenone, servizio finora sempre eseguito da autoambulanze con pari efficacia e a costi enormemente inferiori, due interventi di recupero di persone illese, servizi da sempre eseguiti da elicotteri dei Vigili del Fuoco o della Protezione civile, e infine un ultimo volo, il sesto, del 19 ottobre. Quest’ultimo è probabilmente il maggiore responsabile delle tante polemiche a causa di un utilizzo alquanto improprio del mezzo, l’elicottero è stato infatti inspiegabilmente utilizzato per un incidente stradale alla periferia sud di Udine, a 10 km dall’ospedale, con ambulanze e automedica libere e disponibili.
Per questi sei interventi sono stati spesi in tutto già 105.000 euro, cifra a cui andranno aggiunti i 5000 euro di costi giornalieri per i prossimi 5 anni.
Uno spreco così plateale di denaro pubblico merita almeno un chiarimento da parte delle autorità competenti che, solo tramite il dialogo e la diplomazia, potranno spegnere le polemiche avanzate dai cittadini e, sopratutto, da tutti gli infermieri ancora in attesa di retribuzione (mancano infatti ancora innumerevoli straordinari da pagare).[a.f.]

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