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sabato, 6 Settembre 2025

Gorizia, un campus aperto per gli studenti del futuro

01.07.2023 – 07.30 – La data di venerdì 30 giugno 2023 sarà ricordata come un primo passo ufficiale verso la realizzazione del grande Campus di Gorizia, iniziativa che, come spiegato nel corso della presentazione progettuale tenutasi alla presenza del sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna e degli assessori regionali Cristina Amirante (Infrastrutture) e Alessia Rosolen (Istruzione), andrà a realizzare un moderno polo scolastico che sostituirà gli istituti secondari di secondo grado Slataper e Galilei-Fermi-Pacassi.
Il progetto, frutto della riqualificazione urbana e strutturale del vecchio ospedale di via Vittorio Veneto, è un’opera di caratura internazionale avente finalità attrattive e pedagogiche anche per gli studenti provenienti dalle altre province e, perché no, da altre regioni.

L’iniziativa, inserita in un progetto di connessione con l’intorno urbano (rappresentato in particolare dall’adiacente Parco Basaglia) e di valorizzazione del verde cittadino, deve le sue origini anche a un adeguamento legislativo legato all’edilizia scolastica (LR 21/2019), decreto che ha trasferito le funzioni riguardanti questo genere di edilizia agli Enti di Decentramento Regionale.
I quali in seguito ad alcune analisi e, studiando al meglio i costi relativi ad un adeguamento sismico delle vecchie strutture, hanno evidenziato, in occasione della Conferenza territoriale per l’Edilizia Scolastica (data in cui è stata avanzata l’idea anche di un secondo polo scolastico a Monfalcone), le enormi possibilità legate alla realizzazione di questo un nuovo stabile nel capoluogo Isontino, una scuola che potrà dunque essere più efficiente, sia dal punto di vista energetico che ambientale, e moderna per tutte le generazioni future.

Per mettere in atto un progetto così all’avanguardia, iniziativa che fa della collocazione geografica di Gorizia una vera e propria forza, è stato necessario optare per l’ex Ospedale Civile di via Vittorio Veneto. La struttura di proprietà di ASUGI che attualmente versa in cattive condizioni, aspetto che tuttavia incoraggia ancor di più gli esperti in vista di una riqualificazione urbana di un’area di grande interesse storico (a pochi passi del Parco Basaglia), conserva una posizione, una possibilità di collegamento e una dimensione davvero invidiabili.
Tenendo fede all’idea di un piano con grosse possibilità di riuscita, è stato dunque indetto un concorso che potesse decretare quale fosse la miglior soluzione per trasformare la suddetta area in un campus scolastico destinato ad ospitare due istituti superiori (strutture che insieme raggiungono circa i 1500 studenti), i rispettivi laboratori, una palestra, strutture sportive all’aperto, un auditorium, una mensa, un parcheggio da condividere con altre strutture cittadine e, sopratutto, la possibilità di eventuali sviluppi futuri a seconda delle nuove esigenze.

Il nuovo progetto dovrà dunque, come già accennato, sviluppare connessioni con la “struttura verde” della città, assicurare una sorta di continuità strutturale e progettuale con il Parco Basaglia e gli edifici limitrofi, apportare migliorie alla viabilità cittadina e pedonale.
La qualificata Commissione di concorso, composta per l’occasione dalla prof.ssa Donatella Gironcoli, dall’ing. Licinio Gardi, le prof.sse Ilaria Garofolo e Sabina Anna Lenoci, e l’arch. Andrej Hrausky, ha decretato come vincitore RECS ARCHITECTS STP s.r.l..
Con la legge regionale 15 del 7 novembre 2022, ASUGI è stata poi autorizzata a trasferire a titolo gratuito la proprietà dell’intero complesso dell’ex Ospedale cittadino all’EDR di Gorizia, ente che utilizzerà così i primi 5 milioni per la “demolizione dei fabbricati e la sistemazione delle aree esterne del compendio immobiliare dell’ex Ospedale Civile di Gorizia (prive di interesse storico ad esclusione del mosaico che verrà probabilmente ricollocato) per la realizzazione di un complesso scolastico”.

A questa cifra iniziale si aggiungeranno poi 16.5 milioni per la realizzazione dell’Istituto Slataper e ulteriori 29.7 milioni per il completamento del Campus, azione comprendente la costruzione della palestra, dei parcheggi, della biblioteca e della scuola ISIS Galilei.
“Si tratta di un grande investimento per tutta la città che migliorerà la vita di studenti e insegnanti – ha dichiarato ieri mattina il sindaco Rodolfo Ziberna – Il nuovo Campus di Gorizia è stato pensato per essere il miglior luogo possibile in cui i nostri figli potranno imparare, divertirsi e crescere. Pensato per essere flessibile al cambiamento e capace di accogliere le sfide contemporanee poste da un mondo in veloce trasformazione”.
La scelta è caduta su questi due istituti perché le attuali strutture in cui sono ubicati necessitano di forti interventi di manutenzione, che non garantirebbero però ulteriori spazi e l’attuazione di un nuovo, moderno concetto della loro distribuzione.
Il primo nucleo del campus, che come detto, ospiterà 1.500 studenti, prevede un costo di circa 20 milioni e i lavori, se l’iter progettuale procederà speditamente, dovrebbero iniziare entro il 2024.

“Con questo progetto mettiamo un altro importantissimo tassello nel programma di potenziamento della scuola e della formazione a Gorizia, – ha sottolineato il sindaco, Rodolfo Ziberna – settori fondamentali per rispondere alle esigenze di una società complessa come la nostra in cui si devono fornire ai ragazzi non solo strumenti adeguati ad affrontare le sfide del futuro ma anche ambienti che contribuiscano a farli crescere socialmente. Il progetto del campus va in questa direzione”.
Un concetto ripreso dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Cristina Amirante, che ha espresso grande apprezzamento per la scelta compiuta da Edr di affidare la scelta della progettazione a un concorso “che permette una riflessione approfondita sia delle tematiche sia del territorio su cui vanno a incidere. Ma complimenti anche alla politica – ha aggiunto l’assessore – per gli indirizzi che hanno permesso di arrivare a una proposta che rappresenta un esempio plastico di rigenerazione urbanistica, a ridosso di un confine e, contestualmente, a pochi passi dal centro cittadino. Una scelta che, quindi, va oltre la semplice progettualità della struttura assumendo una funzione di rilancio economico e sociale volto, in perfetta linea con quelle che sono gli indirizzi della Regione Friuli Venezia Giulia”.

“È un grande risultato che mette in luce la capacità di pianificazione – ha aggiunto poi l’assessore Rosolen – e si inserisce in un ragionamento più ampio che ci sta impegnando come Regione per arrivare alla creazione di una filiera permeabile che prevede un dialogo fra i vari livelli di istruzione, dagli asili nido all’Università. La pianificazione, in questo particolare periodo storico di grandi cambiamenti rappresenta un elemento indispensabile per dare risposte adeguate economiche, sociali e culturali alla società del futuro”.

[a.f.]

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