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sabato, 6 Settembre 2025

Gorizia, al via venerdì la 523esima edizione della Sagra di San Rocco

01.07.2023 – 11.00 – Da oltre 500 anni la città di Gorizia condivide con il borgo San Rocco la Sagra agostana di San Rocco, ricorrenza che, nel corso delle sue 523 edizioni, è diventata per diverse generazioni di cittadini goriziani una vera e propria istituzione.
L’edizione 2023 dell’evento è a dir poco importante, le celebrazioni di quest’anno coincidono infatti con il 50° anniversario del Centro per le Tradizioni e il 100° anniversario da quando alcuni abitanti, nel 1923, hanno riacceso l’anima della ricorrenza cristiana a seguito della Prima Guerra Mondiale.
La presenza di queste due cruciali ricorrenze ha reso pressoché obbligatoria una conferenza stampa di presentazione ufficiale, svoltasi, come ormai da consuetudine, nell’accogliente Sala Dora Bassi di via Garibaldi; qui, alla presenza dell’attuale presidente del Centro, Vanni Feresin, del parroco di San Rocco, don Nicola Ban, e di Claudia Ursic (esponente del comitato organizzatore), il sindaco di Gorizia Rodolfo Ziberna ha sottolineato a più riprese quanto sia radicato questo evento nella storia del territorio Isontino. “La longevità dell’evento è decisamente un qualcosa di unico. – ha affermato il primo cittadino – Soltanto grazie a una grande attenzione alle radici storiche della manifestazione e a una sempre nuova capacità di rinnovarsi è possibile raggiungere un numero così importante di edizioni”.
La 523° edizione della Sagra di San Rocco, evento reso possibile grazie all’organizzazione del Centro per la Conservazione e valorizzazione delle tradizioni popolari di Borgo San Rocco e della relativa parrocchia, si svolgerà da venerdì 4 a mercoledì 16 agosto con balli, canti, un’ottima cucina e, quasi come un adattamento fisiologico alla nuova dimensione culturale internazionale della città (futura Capitale Europea della Cultura 2025), cinque eventi dalla spiccata propensione culturale.

Alle ore 19.00 di venerdì 4 agosto si svolgerà dunque l’Inaugurazione solenne della Sagra, accompagnata per l’occasione dai balli dei danzerini del “Santa Gorizia” e dalle melodie di matrice austro – ungarica della banda filarmonica di Ronchi. Seguirà poi il taglio del nastro, il tradizionale brindisi con un ottimo Pignolo di Rosazzo, quest’anno sarà la parrocchia a donare il vino al Comune, e l’inaugurazione della mostra dedicata ai 50 anni di vita del Centro per le Tradizioni. L’apertura ufficiale dei chioschi avverrà invece alle 19.30, orario valido per tutta la durata della Sagra, mentre le danze si apriranno ufficialmente alle 20.30 con “I Souvenir”.
Il tema musica dal vivo, prevista al massimo sino a mezzanotte, è stato subito affrontato dal sindaco, il quale, dopo aver invitato la cittadinanza a lasciarsi coinvolgere dallo spirito della Festa, si è detto immediatamente pronto a firmare tutte le deroghe possibili. “Per definizione tutte le sagre creeranno sempre alcuni problemi a causa delle lamentele, comprensibili, di alcuni cittadini. – ha spiegato ancora Ziberna – Non ci sarà musica fino alle 4 di mattina, sarà una melodia piacevole e di breve durata”.

“Sono veramente grato al Centro per le Tradizioni per il lavoro che fanno non solamente per la Sagra, ma anche per tutte le iniziative che li vedono coinvolti durante tutto l’anno. – ha esordito don Nicola Ban – La loro grande attenzione verso l’insieme, elemento volto a costruire una comunità, e la dimensione notevole del corpo dei volontari, composto da ben 80/100 persone, garantisce la sopravvivenza e la buona riuscita dell’evento”.
“La Sagra è nata ovviamente per motivi religiosi, – ha concluso infine don Nicola – ma ha avuto una sua evoluzione di cui siamo assolutamente contenti”.
“Tornando al discorso del volontariato, – ha rimarcato il presidente del Centro Vanni Feresin – abbiamo quantificato oltre 5000 ore di lavoro, ore che, a livello prettamente monetario, corrispondono a più di 50mila euro“.
“Questa sagra, frutto di una rete di associazioni cittadine, è un vero omaggio alla città di Gorizia. – ha concluso infine il presidente del sodalizio organizzatore – Il grande lavoro di volontari e volontarie è finalizzato alla realizzazione di un momento tradizionale atteso da tutto il territorio”.

Proseguendo infine con il ricco programma, caratterizzato da tredici giorni di feste e appuntamenti, saranno addirittura tre le tombole di beneficenza, il 7, l’11 e il 16 agosto, e ben 5 gli appuntamenti culturali: gli “Incontri sotto l’albero”.
Il 5 agosto Marco Bisiach de “Il Piccolo” intervisterà Pier Luca Settomini sul suo libro Il segreto di Nicoletta. Il 7 agosto toccherà invece a Ivan Bianchi de Il Goriziano” intervistare Ferruccio Tassin sul libro 1915 Preti internati.
Seguirà, il 9 agosto, il terzo appuntamento con “Come degustare un buon vino” a cura dell’ONAV e l’11 agosto Roberto Zottar intervisterà Carlo del Torre nell’appuntamento “Le Ricette antiche e tradizionali goriziane”, seguirà la degustazione.
Gli appuntamenti sotto l’albero si concluderanno infine il 14 agosto con “Far ridere: un dono di natura, una missione e un gran divertimento” a cura de I Trigeminus.

Le grandi iniziative della 13 giorni non si concludono qui, domenica 6 agosto, a partire dalle 16, si svolgerà infatti la 48esima rassegna di arte campanaria, la “Gara dai Scampanotadors”. In questa occasione campanari sloveni, friulani e goriziani suoneranno il concerto di campane di San Rocco, con l’abilità e la bravura di sempre.
Troveranno spazio nel programma anche il laboratorio di mosaico per bambini a cura di Vanni Alta, in programma alla ore 19 di mercoledì 9 agosto (in contemporanea si svolegerà anche “Mattoncini a San Rocco” a cura dell’associazione Fvg brick team), e il laboratorio di cucina su prenotazione, previsto per le ore 16 di giovedì 10 agosto, realizzato in collaborazione con la pasticceria L’Oca Golosa.
La grande festa patronale cittadina si concluderà infine nel giorno di San Rocco, mercoledì 16 agosto, con la solenne messa cantata, in programma alle ore 10.30, la consegna del premio “Mattone su Mattone”, e il pranzo comunitario sotto il tendone della sagra (su prenotazione). In serata spazio a balli e all’ultima tombola di beneficienza.

[a.f.]

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