18.08.2023 – 09.00 – I cambiamenti connessi al climate change comporteranno, nel medio-lungo periodo, un aumento di fenomeni naturali avversi, ai quali occorrerà far fronte con una rinnovata organizzazione. Procedono in quella direzione i test del sistema nazionale di allarme pubblico IT-alert, volti a informare i cittadini di un adiacente pericolo in corso (terremoti, tsunami, attentati terroristici e così via). Il prossimo IT-alert giungerà il 12 settembre e coinvolgerà Campania, Marche e Friuli Venezia Giulia. Pertanto anche gli abitanti di Trieste e del Friuli Venezia Giulia riceveranno l’alert; e occorre segnalare che l’allarme sonoro dal cellulare bypassa anche chi lo tiene nella modalità silenziosa, trattandosi di uno strumento di avviso pubblico fondamentale.
L’ultimo test aveva coinvolto l’Emilia-Romagna lo scorso 10 luglio; vi era stata, in precedenza, la Calabria (7 luglio), la Sicilia (5 luglio), la Sardegna (30 giugno) e la Toscana (28 giugno). Trattandosi di un sistema di alert italiano, alcune volte l’allerta viene lanciata su cittadini di regioni sbagliate, generando confusione; ad esempio molti emiliani avevano ricevuto il messaggio di IT-alert il giorno destinato alla Toscana, cioè il 28 giugno. Facile immaginare, in questo contesto, la confusione e l’ansia di un messaggio di IT-alert indirizzato alle persone e/o alla zona sbagliata, specie per chi è meno avvezzo a questa tecnologia. Se dunque ricevete la notifica e vivete in Friuli Venezia Giulia, non è il caso di preoccuparsi; attenzione, qual è buona abitudine, a quanto avviene, ma si tratta di un test in programma.
Entro il 13 ottobre, con l’IT-alert per la Provincia Autonoma di Bolzano, tutte le regioni saranno state sottoposte all’IT-alert, coinvolgendo l’intera cittadinanza in un strumento ancora in via di definizione.
[m.m]