21.09.2023 – 18.30 – “Il taglio delle scuole con lingua d’insegnamento slovena nel Friuli Venezia Giulia, previsto dal decreto interministeriale firmato dai ministri dell’Istruzione e del Merito Valditara e dell’Economia Giorgetti, è illegittimo. Non risponde assolutamente alle norme, anche di valenza costituzionale, tuttora in vigore. Per qualsiasi decisione, deve essere convocata al più presto la Commissione scolastica regionale per l’istruzione in lingua slovena, cui spetta emettere parere vincolante sul dimensionamento scolastico, data la competenza regionale in materia e visti i termini strettissimi per l’adozione del relativo Piano regionale, fissati entro il 30 novembre 2023”. Lo chiede la senatrice Tatjana Rojc (Pd) in un’interrogazione ai ministri ministri dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, dell’Economia e Finanze Giancarlo Giorgetti, dopo che è venuto alla luce un decreto interministeriale del Ministero dell’istruzione e del Merito e dell’Economia e Finanze, datato 30 giugno 2023, da cui si evince la volontà di ridurre il numero di direzioni delle scuole con lingua d’insegnamento slovena in Regione, nel corso dei prossimi quattro anni. L’atto di sindacato ispettivo è stato firmato da tutto il gruppo Pd in Senato e dai senatori Dürnwalder, Musolino, Patton, Spagnolli, Unterberger, del gruppo delle Autonomie.
“Né all’atto di adozione del decreto interministeriale del 30 giugno né in seguito – sottolinea la senatrice – è stata sentita per il prescritto parere vincolante la Commissione scolastica regionale per l’istruzione in lingua slovena, come impone la legge 38/2001, all’articolo 13, comma 3. E’ grave che un documento di simile portata non sia stato messo subito a disposizione della Commissione competente e – aggiunge Rojc – mi auguro sia chiarito se in questo ritardo vi sia stata solo superficialità o intenzione. Ora i tempi premono e la legge va rispettata”.
Nell’interrogazione si spiega che queste sono “norme speciali che si connotano non solo per la loro specifica missione di mantenere l’istruzione in lingua slovena del Friuli Venezia Giulia estranea al sistema scolastico nazionale per le ovvie specificità ma vanno altresì collocate nell’alveo della più ampia tutela della minoranza linguistica slovena, e, per quel che qui interessa, dello sloveno nel mondo dell’istruzione, che rimane ancora assicurata da un atto di diritto internazionale, quale è il Memorandum di Londra del 1954”.
[c.s.]