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domenica, 21 Settembre 2025

Cosa consuma di più in casa e quanto conta la classe di efficienza energetica

16.09.2024 – 10.46 – L’argomento “consumi” in casa è sempre molto sentito, soprattutto quando si parla di elettricità. Il costo delle bollette dipende dall’uso stesso che facciamo degli elettrodomestici, come il frigorifero, la lavastoviglie, i dispositivi per l’illuminazione. Ci si chiede: cosa consuma di più in casa?
Ci sono delle soluzioni per ottimizzare i costi in bolletta? In realtà, sì: sappiamo, infatti, che il valore medio annuo complessivo è di circa 2.700 kWh per famiglia. In alcuni casi, l’opzione migliore è approfondire qui la procedura da seguire per richiedere un aumento della potenza del contatore.

Cosa consuma di più in casa? La top 3
Al primo posto degli elettrodomestici che consumano di più troviamo il frigorifero: non è una sorpresa, considerando che incide ben 566 kWh rispetto ai 2.700 kWh che abbiamo citato poc’anzi.
È seguito dalla lavastoviglie, che si colloca al secondo posto con 400 kWh, e l’illuminazione, con circa 277 kWh. Al giorno d’oggi, però, c’è una maggiore consapevolezza dei propri consumi.
Bisogna anche capire quando è il caso di aumentare la potenza stessa del contatore: per esempio, nel momento in cui si stanno acquistando nuovi elettrodomestici o magari si sta valutando l’installazione di sistemi di riscaldamento e condizionamento all’avanguardia.

Dal forno elettrico al piano cottura a induzione: i consumi dei nostri elettrodomestici
Non sono solamente il frigorifero, la lavastoviglie o i sistemi di illuminazione ad avere un impatto sul totale della bolletta. Con i rincari del 2024, le famiglie italiane si sono ritrovate in ginocchio cercando di ottimizzare il budget e le spese.
Molto spesso non ci soffermiamo a pensare che, in effetti, tutti i dispositivi che abbiamo in casa consumano energia: forno elettrico, piano cottura a induzione, lavatrice, caldaia, asciugacapelli.
Il forno consuma fino a 1,5 kWh: è il motivo per cui spesso le persone optano per un forno a microonde, che risulta più amato per la possibilità di ridurre i tempi di cottura.
Il piano cottura a induzione, invece, è considerato un elettrodomestico altamente energivoro: parte da 2 kWh, ma molto dipende dalla potenza del modello scelto.
Per quanto riguarda invece la lavatrice, c’è la possibilità di spendere meno azionandola in determinate fasce orarie, oppure valutando i lavaggi a freddo o a basse temperature.

Quanto incide la classe energetica sui consumi?
Le classi di efficienza energetica sono suddivise sulla base di determinati valori di efficienza: l’obiettivo è di immettere sul mercato dei prodotti molto più performanti dal punto di vista dei consumi.
Vanno dalla A+++ fino alla G, quindi dalla miglior efficienza possibile a una molto più bassa, ma ci sono delle differenziazioni in base ai prodotti, tra cui le lampadine (A++ a E), aspirapolvere (A+++ a D), lavasciuga (A a G).
Va da sé, dunque, che la classe energetica degli elettrodomestici è legata al risparmio energetico, poiché ci spiega il consumo in kWh del dispositivo che stiamo per acquistare.
Sicuramente, prediligere dispositivi moderni è una buona soluzione, ma bisogna sempre considerare i costi della bolletta e valutare di conseguenza un piano per ottimizzare il budget da destinare all’energia elettrica: tra le soluzioni, l’uso dei comparatori online per trovare i fornitori più convenienti.

[n.t.k.]

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