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sabato, 6 Settembre 2025

Il ministro Piantedosi a Monfalcone. Fincantieri e la centralità dei lavoratori stranieri

8.10.2024 – 18:50Fincantieri ha lanciato, ieri 7 novembre, dal sito di MonfalconeCantieri aperti, vista sul futuro“, il roadshow che apre le porte dei propri cantieri alle istituzioni. L’iniziativa, che nella sua prima tappa ha visto la partecipazione e la visita dello stabilimento da parte del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, proseguirà nell’ultima parte del 2024 e nel 2025 toccando gli altri siti del Gruppo in Italia. “Aprire i nostri cantieri navali alle istituzioni significa portare il Paese dentro uno dei luoghi dove l’ingegno italiano si trasforma in eccellenza produttiva e leadership mondiale”, ha dichiarato Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri. Oltre alla Governance di Fincantieri, vi è stata la partecipazione dell’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile, Fabio Scoccimarro, che ha portato il saluto del Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga.

“Fincantieri sta affrontando le sfide di un mondo in rapida evoluzione, – ha commentato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, concludendo l’iniziativa – non solo per mantenere la sua leadership internazionale, ma anche per servire gli interessi della collettività nazionale”. “Nel contesto del piano di rilancio economico e di ripresa sociale che il Governo sta portando avanti, – prosegue il Ministro – il contributo di Fincantieri si inserisce con piena coerenza nelle politiche che puntano a rafforzare la competitività del Paese e l’inclusione sociale. L’impegno di Fincantieri, in perfetta sinergia con le politiche nazionali, rappresenta un esempio virtuoso di come l’industria e le Istituzioni possano collaborare per raggiungere obiettivi comuni, e di come il futuro possa essere costruito sulla base di valori solidi e inclusivi, in cui la tecnologia e l’innovazione sono al servizio delle persone e delle comunità”.

Tra le autorità nazionali e locali presenti anche il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e il Presidente del Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin. Sul tema dell’integrazione dei lavoratori stranieri il Presidente del Consiglio regionale ha sottolineato l’importanza e la necessità di un impegno reciproco all’inclusione, che dev’esserci sia da parte dell’azienda che da parte dei lavoratori. Anche il deputato di FdI Walter Rizzetto si è espresso in merito, spiegando come sia necessario prevedere anche quote di immigrazione regolare e formata, al fine di rispondere alle esigenze del mercato di lavoro italiano e per impedire l’immigrazione clandestina e illegale.

Al rientro da Bruxelles anche l’Europarlamentare, ex Sindaco e Assessore alle priorità strategiche di Monfalcone, Anna Maria Cisintha incontrato il Ministro Matteo Piantedosi. Sono stati approfonditi i nodi che riguardano il territorio monfalconese relativamente all’immigrazione e alla significativa presenza islamica di matrice radicale.

Ai lavoratori stranieri delle aziende dell’indotto sarà, quindi, rivolto lo “sportello online di mediazione culturale Mygrants” che Fincantieri sta sviluppando con l’obiettivo di creare un collegamento diretto per favorire il loro inserimento sociale, supportandoli non solo nel contesto lavorativo, ma accompagnandoli anche fuori dal cantiere, assieme ai corsi di lingua italiana, completamente gratuiti, in partenza a breve.

Non mancano le dichiarazioni dell’opposizione, da parte del capogruppo del Pd in Consiglio Regionale Diego Moretti e il consigliere regionale Enrico Bullian (Patto per l’Autonomia/Civica Fvg). “L’assenza di un qualsiasi esponente del Comune – spiegano – alla visita a porte chiuse allo stabilimento monfalconese di Fincantieri da parte del ministro dell’Interno la dice lunga sulla capacità di interloquire dell’ex amministrazione Cisint con Fincantieri e con lo stesso ministero”. I due consiglieri regionali affermano inoltre che la Giunta, “oltre ad alimentare la paura nei confronti dei lavoratori stranieri e ad accostare il nostro nome in maniera strumentale, falsa e ipocrita al tema del caporalato”, non ha commentato negativamente il decreto che rischia di regalare in quattro anni 80 milioni di euro a Fincantieri (anziché prevederli per le vittime dell’amianto o i loro eredi).

[g.d.]

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