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sabato, 6 Settembre 2025

Moretti, chiarire futuro ospedali dell’isontino nel Piano Oncologico Regionale

07.01.2025 – 09:50 – Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Diego Moretti, ha commentato, attraverso una nota, il piano oncologico regionale approvato dalla Giunta regionale e illustrato nello scorso mese di dicembre in III Commissione. Secondo Moretti, il piano oncologico accentra alcune attività in maniera non motivata e per certi versi incomprensibile, lasciando preoccupazioni sulla tenuta complessiva e sul futuro degli ospedali spoke dell’isontino.

“In premessa – afferma Moretti – va detto che il metodo con il quale il piano è stato redatto è scientifico e oggettivo, attento ai principi di sicurezza e al fatto che i protocolli di cura oncologica vengano seguiti nel punto più vicino al paziente, così come positivo è il fatto di voler portare tutta la chirurgia oncologica esclusivamente nel servizio pubblico. Tuttavia come il nostro Gruppo ha già rilevato in Commissione Salute, va ribadito che non può lasciare indifferenti la lettera dei direttori dei dipartimenti chirurgici dei vari ospedali regionali, questione che impone un’ulteriore condivisione con i professionisti. Inoltre, c’è la necessità di chiarire il futuro degli ospedali spoke i quali, vista la concentrazione delle attività per alcune patologie verso gli ospedali hub, potrebbero rischiare un pesante ridimensionamento”.

Moretti si sofferma sulla situazione degli ospedali isontini: “Il Piano oncologico regionale, per buona parte, conferma coerentemente le scelte a suo tempo definite sull’accentramento delle attività di urologia per la prostata e di senologia a Gorizia (con attività da tempo oltre le soglie di legge), però non si comprende perché si vuole accentrare l’attività chirurgica della vescica su Cattinara e non invece su Gorizia (dove da tempo il volume delle attività sono ben maggiori e la soglia degli interventi è superata da almeno tre anni) e allo stesso modo, perché l’attività chirurgica del colon (finora svolta con volumi sopra-soglia sulle due sedi ospedaliere da un’unica equipe con l’impiego di un robot per il quale vi è stata una significativa attività formativa da parte dei medici) non venga lasciata su entrambe le sedi, anziché accentrare l’attività su un’unica sede, quella di Monfalcone”.

“Ciò che lascia pesantemente perplessi – ha inoltre commentato l’eponente Pd – sono i rumorosi silenzi dei sindaci di Gorizia e Monfalcone, sulla vicenda del tutto assenti”.

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