03.02.2025 – 10:20 – Con la rinnovata mostra “Tri(e)ste – Il Silos alla fine del Game”, il fotografo Stefano Scanferla presenterà il suo toccante reportage sui migranti della rotta balcanica: il vernissage con l’autore è fissato sabato 8 febbraio, alle 19, nello Spazio Cluster Multimedialità in Via G. D’Annunzio 3, a Gorizia. La mostra resterà aperta fino al 15 febbraio, tutti i giorni dalle 10 alle 19 con ingresso libero. Cogliendo l’opportunità della Capitale della cultura europea, Scanferla riflette sull’accoglienza al confine.
La nuova mostra di Stefano Scanferla nasce dall’istinto di aiutare chi è in difficoltà, completando il progetto avviato la scorsa primavera e che ha coinvolto centinaia di visitatori e permesso di donare 201 kit alimentari, 100 indumenti intimi e 80 paia di calze contro il gelo della Bora. Il Silo di Trieste è stato per anni un rifugio per migliaia di migranti, ma anche dopo il suo sgombero, la situazione di chi approda in città dalla rotta balcanica è rimasta dura. Le immagini cercano di rappresentare l’invisibile, facendoci riflettere sul concetto di rimozione e sulla realtà di chi migra, ricordandoci il nostro passato.
Lo scopo concreto della mostra è raccogliere donazioni per la Comunità di Sant’Egidio, che si occupa dei migranti a Trieste. Chi vorrà donare potrà ricevere le opere esposte, che sono immagini uniche, stampate in Fine Giclèe su Forex. Ogni fotografia racconta una storia di resistenza e speranza, immersa nella splendida luce dell’inverno triestino.
“La sfida più grande è stata selezionare le foto con rispetto – spiega l’autore -, poiché al Silos i migranti si accampavano in un ambiente ostile ma cercando di mantenere dignità e pudore”. Sperando che ogni immagine contribuisca a creare un percorso emotivo coerente per i visitatori, Scanferla ha incluso immagini di pre-migrazione da paesi molto diversi dai nostri. L’autore si augura che i visitatori apprezzino ciò che ci lega come esseri umani, e che le sue fotografie li ispirino a guardare il mondo con gli occhi di chi comprende la sofferenza e decide di aiutare. Per ulteriori informazioni: Email: [email protected]
(cs – p.p.)