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sabato, 6 Settembre 2025

Porto di Monfalcone, emergono importanti novità nonostante il rinvio dell’escavo

09.09.2022 – 07.30 – Il grande progetto di valorizzazione e ampliamento del porto di Monfalcone, sbocco marittimo cruciale per l’intera economia della regione, sembra essere finalmente giunto a una svolta.
Al fine di incrementare la portata dello scalo, nella giornata di martedì (6 settembre) la Capitaneria di porto della città ha emesso un’ordinanza per portare a quasi 11 metri, 10,9 per l’esattezza, i pescaggi di due accosti lungo la banchina.
Si tratta di una storica inversione di tendenza per il porto che, grazie all’ampliamento degli ormeggi 7 e 8, permetterà alle nuove grandi navi container e passeggeri, in circolazione nelle nostre acque una volta soppresso il traffico ucraino a causa del conflitto, di raggiungere le banchine di Monfalcone in totale sicurezza.
Sulla questione si è espresso anche Gian Carlo Russo, amministratore delegato di Compagnia portuale di Monfalcone, che, con grande entusiasmo, ha manifestato la propria profonda gratitudine verso l’Autorità portuale, capace di mantenere il fondale in condizioni ottimali, e la Capitaneria, vero responsabile dell’istituzione dell’ordinanza.
L’opera di ampliamento è solo il preambolo (il raggiungimento di 3 ormeggi di questa portata è solo la prima fase della crescita della struttura portuale) per la realizzazione dell’enorme opera attesa da decine d’anni nelle acque della città.
Si tratta dell’ormai celebre escavo previsto, da ormai vent’anni, per il canale di Portorosega; quest’opera, nata al fine di incrementare la profondità del canale, permetterà di ospitare navi mercantili con pescaggio maggiore.
Le opere di dragaggio e gli scavi, iniziati solo in minima parte ma previsti inizialmente per il mese corrente, hanno subito uno slittamento di quasi un anno prendendo il via solo nel mese di settembre del 2023.
L’attesa sembra un ulteriore campanello di allarme nei confronti di un’opera spesso etichettata come incompiuta o, per meglio dire, mai iniziata. Tuttavia, gli interventi e le dichiarazioni della Regione, rappresentata dal presidente Massimiliano Fedriga, della sindaca Anna Cisint e dei rappresentanti dell’Autorità portuale fanno filtrare un cauto ottimismo sulla realizzazione dell’escavo e della “conca” utile a contenere i fanghi estratti dal canale.
Quest’ultima in particolare, essendo il lavoro più lungo e complesso, ha subito un incremento dei costi rispetto al progetto originale. A coprire parte di essi, aumentati di oltre 2,3 milioni a causa dell’importante crescita del prezzo della materia prima, sarà la stessa Regione che, grazie all’intervento del presidente Fedriga, ha già stanziato gli 800 mila euro mancanti, la restante parte verrà infatti facilmente ottenuta a seguito delle economie post gara.
La creazione della “vasca”, posta in prossimità del Sic, verrà realizzata nel periodo compreso tra settembre e marzo per poter salvaguardare al meglio l’aspetto ambientale e faunistico del territorio.
La vasca sarà pertanto pronta per la prossima estate al fine di garantire l’inizio delle operazioni di dragaggio entro il mese di settembre. I lavori si concluderanno, salvo intoppi o ulteriori slittamenti, nell’aprile del 2024.

[a.f.]

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