01.09.24 – 08:00 – “Questo tempio luogo di preghiera e di memorie cittadine riportato all’antico splendore è stato riaperto al pubblico dall’amministrazione comunale di Gorizia il 2 settembre 1984”. Ricorrono lunedì 2 settembre i 40 anni della riapertura della sinagoga di Gorizia, la più antica del Friuli Venezia Giulia, come riportato da una apposita lapide. Un anniversario particolarmente importante per un luogo simbolo per la storia della città, che avrà un ruolo da protagonista nell’offerta culturale di GO! 2025 anche in virtù dei lavori di riqualificazione in corso. Il quarantennale sarà celebrato con una rassegna cinematografica, promossa in occasione delle Giornata europea della Cultura ebraica che ricorre il 10 settembre. Le proiezioni, da venerdì 13 a domenica 15 settembre, si svolgeranno nel Giardino Farber, dedicato a Bruno Farber, il bimbo di soli tre mesi e 19 giorni deportato e ucciso ad Auschwitz.
“In occasione del quarantennale della riapertura al pubblico della sinagoga ricordiamo la lungimiranza dimostrata dall’allora sindaco Antonio Scarano e dall’amministrazione comunale che accettò la donazione e ottenne poi i finanziamenti necessari ai lavori. Considerando la grande importanza per la storia della nostra città della comunità ebraica, la cui presenza è attestata fin dal XVI secolo, si è trattato di un’azione decisamente significativa”, ricorda il sindaco, Rodolfo Ziberna.
Costruita nel 1756, la Sinagoga fu utilizzata dalla comunità ebraica di Gorizia fino alla sua scomparsa nel 1969, quando, a causa del numero troppo esiguo di ebrei rimasti in città fu accorpata a quella di Trieste. Nel 1978 la comunità di Trieste donò l’edificio al Comune, perchè lo restaurasse e lo destinasse ad attività culturali riguardanti l’ebraismo, cosa che appunto è avvenuta alla riapertura nel 1984. Il tempio conserva la profonda suggestione di un luogo fuori dal tempo, dove poche modifiche sono intervenute. Il percorso museale, realizzato al pianterreno dell’edificio, è stato strutturato pensando ai più giovani e ai visitatori: “Gerusalemme sull’Isonzo” presenta la storia del popolo ebraico attraverso i secoli, soffermandosi in particolare sulla comunità ebraica goriziana. Negli anni sono state promosse rilevanti iniziative di approfondimento, grazie anche all’attività dell’associazione Amici di Israele. Tra queste, la mostra del 1991 dedicata a Carlo Michalstaedter, il cui catalogo è richiesto ancora oggi.
La sinagoga avrà quindi un ruolo di primo piano nell’offerta culturale di GO! 2025, nell’ambito di un variegato percorso culturale ebraico, prosegue il sindaco: “Una volta completati gli interventi sia all’interno che all’esterno dell’edificio, la sinagoga sarà parte integrante del percorso ebraico che passa appunto dall’ex ghetto, da Casa Ascoli, dai luoghi legati a Michestaedter fino al cimitero di Val di Rose, senza dimenticare le Pietre d’inciampo, triste memoria di coloro che sono stati deportati nei campi di concentramento. Gli interventi consistono tra le altre cose nella messa a norma ed efficientamento dell’impianto elettrico, dell’impianto anti-intrusione e nell’installazione del sistema di riscaldamento/raffrescamento, in modo da aumentare la fruibilità del sito e la conservazione delle opere presenti nel suo museo. Alla riapertura amplieremo rispetto al passato l’orario di visita della sinagoga e del Castello, proprio in virtù dell’importanza che riveste. Inoltre stiamo dialogando costantemente con gli Amici di Israele per riempirla di contenuti culturali”.
[e.e.]