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sabato, 6 Settembre 2025

Ex sanatorio di Gorizia, avanza l’opera di riqualificazione

18.12.2024 – 11:36 – Proseguono i lavori all’ex sanatorio di Gorizia, destinato ad ospitare, grazie a un’opera di riqualificazione finanziata con fondi PNRR, un nuovo sistema integrato di assistenza sanitaria territoriale: un Ospedale di Comunità da 45 posti letto che fungerà da step intermedio tra l’ospedale vero e proprio e le cure domiciliari. Nell’ex sanatorio troveranno infatti spazio le attività dell’ospedale di comunità, la struttura sanitaria di ricovero breve della rete di assistenza territoriale, che avrà 20 posti letto, e della casa di comunità per la parte specialistica ambulatoriale dove opererà un team multidisciplinare di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, medici specialistici, infermieri e altri professionisti del settore. Saranno inoltre attivi anche i servizi della Suap, l’unità di cura residenziale ad alta intensità assistenziale (15 posti letto), di hospice per l’assistenza ai malati terminali (10 posti letto), di telemedicina e della Centrale operativa territoriale (Cot).

Nella giornata di ieri la struttura è stata visitata dall’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha definito il progetto importante per l’intera Regione FVG: “Non si tratta infatti solo del significativo recupero di una storica struttura ospedaliera, rilevante da un punto di vista architettonico, ma stiamo parlando di un intervento che interpreta alla perfezione la visione dell’Amministrazione regionale in tema di sostegno e gestione delle post-acuzie, dando corpo alle prescrizioni del Decreto ministeriale 77 del 2022 che punta a rafforzare le strutture riabilitative, l’assistenza domiciliare e l’integrazione tra i servizi socio-sanitari”.

Riccardi ha spiegato che per la riqualificazione dell’ex sanatorio, che si estende su di una superficie di circa 13.000 metri quadri, sono stati investiti 46 milioni di euro, 42 milioni dei quali garantiti da risorse regionali e 4 coperti dai fondi PNRR. “Quello che stiamo realizzando – ha precisato – non sarà infatti un ospedale ma un presidio intermedio pensato per alleviare la pressione che il nostro sistema sanitario oggi sta sopportando proprio a livello ospedaliero”. “La grande sfida culturale che stiamo affrontando è quella dell’appropriatezza delle cure – ha ricordato l’assessore -. Il nostro sistema deve essere riformato, tenendo presente che gli attuali bisogni di salute delle persone non riescono più a trovare risposte adeguate nell’attuale modello organizzativo. Da una parte le cronicità non devono essere trattate in ospedale e dall’altra i cittadini devono essere accompagnati in questo percorso di cambiamento attraverso una comunicazione puntuale ed efficace”.

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