11.01.2025 – 12:09 – A margine del dibattito degli ultimi giorni sulla ventilata chiusura del reparto di Cardiologia dell’Ospedale di Gorizia, nella mattinata di oggi è arrivata una nota di Asugi che dirime la questione. Asugi comunica infatti che “non sarà eliminato nessun reparto a Gorizia. La Cardiologia a Gorizia continuerà ad esistere ed operare e non vi sarà nessuna sottrazione di assistenza e, soprattutto, di sicurezza ai cittadini dell’Alto Isontino”. La Struttura rimarrà con i relativi posti letto, il cui numero andrà condiviso e stabilito con il Direttore della Cardiologia dell’isontino.
Nella nota si afferma tuttavia la necessità di procedere con una riorganizzazione del sistema, col fine di migliorarlo e potenziarlo, attraverso un progetto condiviso all’interno della rete dei professionisti coinvolti: terapie intensive, degenze cardiologiche, Pronti Soccorso, Medicina d’urgenza e la Rete dell’emergenza.
La riorganizzazione del reparto di Cardiologia prevede il mantenimento e l’eventuale potenziamento delle attività ambulatoriali e diagnostiche, la pianificazione dello sviluppo dell’attività riabilitativa ambulatoriale per il post-infarto e post-cardiochirurgico presso il polo di Gorizia e il potenziamento del lavoro di equipe tra le varie strutture e figure professionali di Asugi (Medicina d’Urgenza, il Pronto Soccorso e la Terapia Intensiva di Gorizia e Monfalcone).
La nota conclude ricordando che “questa riorganizzazione avviene in una fase storica nella quale le UTIC (unità di terapia intensiva cardiologica), sorte per gestire l’infarto STEMI, ricoverano sempre meno tali infarti perché gli standard AGENAS e gli standard di riperfusione coronarica tempestiva richiedono sempre più frequentemente la centralizzazione diretta del paziente”, cioè il trasporto diretto del paziente con diagnosi di STEMI alla sala di emodinamica dell’Ospedale Hub di riferimento. Secondo Asugi è assolutamente necessario operare affinché la percentuale di chiamate al 118 da parte degli utenti incrementi sensibilmente.