La “Rosa di Gorizia” conquista i ristoranti internazionali

20.02.2022 – 09.00 I ristoranti internazionali scelgono la “Rosa di Gorizia“, eccellenza culinaria del territorio isontino. Carlo e Valentina Brumat e Alfredo Iosini, rappresentanti dell’associazione “Produttori radicchio rosso di Gorizia, Rosa di Gorizia e Canarino”, negli scorsi giorni hanno incontrato Arianna Bellan, Assessore comunale ai Grandi Eventi. L’incontro ha inerito le iniziative relative alla “Rosa” nell’ambito di “Go!2025“. L’attenzione dell’Amministrazione per il prelibato radicchio si era manifestata appieno nel 2013, quando era stato il primo prodotto locale a vedersi riconosciuta la “De.Co.“, Denominazione Comunale di Gorizia. Nonostante l’affermazione sul piano nazionale ed internazionale, la produzione della “Rosa” è rimasta incardinata alle tradizioni secolari: “la selezione dei singoli boccioli viene fatta ancora a mano da ogni famiglia che, inverno dopo inverno, disegna geneticamente le foglie, la dimensione e la struttura della sua rosa, risaltando ulteriormente l’unicità di ogni singolo produttore”. Ovviamente, l’organizzazione delle iniziative correlate alla “Rosa” non potrà prescindere dalla sua stagionalità: la semina avviene fra marzo e giugno, esclusivamente su particolari terreni della città, distinti da elementi unici, e la sua “gestazione” può durare fino ad otto mesi. Alla fama del prodotto è seguita la proliferazione delle sue imitazioni, nonché dei tentativi di sfruttarlo ai fini della pubblicizzazione di altre qualità di radicchio: “Invitiamo la gente a diffidare delle imitazioni che si trovano in giro perché la Rosa di Gorizia è una sola, con un area geografica di produzione ben precisa”, affermano i rappresentanti dei produttori. “La Rosa ha tutte le caratteristiche per diventare la regina dei prodotti goriziani protagonisti di Go!2025”, ha affermato Bellan, annunciando la programmazione di iniziative volte alla valorizzazione e promozione dell’eccellenza locale. [a.t.]