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sabato, 6 Settembre 2025

Sede dell’Arcobaleno Gorizia, una nuova stazione di posta con i fondi PNRR

28.09.2023 – 10.30 – Dare risposta alle prime necessità di persone indigenti e senza fissa dimora, anche fornendo loro un indirizzo nel caso debbano ricevere della posta: questa la finalità del restyling a cui sarà sottoposta la sede dell’Arcobaleno di via San Michele. L’edificio comunale sarà oggetto di un’azione di manutenzione straordinaria per la realizzazione di una stazione di posta e centro di accoglienza, grazie a un finanziamento di 910mila euro ottenuto dal Comune da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell’ambito dei progetti PNRR con l’obiettivo di dare adeguata risposta alle persone prive di fissa dimora.

“Sono felice che con questo intervento riusciremo a dare una risposta alle persone indigenti e a chi non ha fissa dimora, facendo fronte alle necessità di base anche di chi non è preso in carico in modo continuativo dai servizi sociali. Ci sono tante necessità a cui bisogna far fronte nell’immediatezza, a cominciare appunto dalla fornitura di un indirizzo a cui ricevere la posta”, commenta l’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano.

A proposito del finanziamento ottenuto, spiega invece l’assessore ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti: “Notevole è stato e sarà l’impegno dell’amministrazione per il rispetto delle tempistiche dettate dal PNRR: questo importante intervento ci permetterà di riqualificare una parte del patrimonio immobiliare comunale per favorire l’inserimento sociale di una fascia svantaggiata della popolazione. Attualmente lo stato di manutenzione dell’immobile è molto critico e urge l’adeguamento agli standard di risparmio energetico. L’intervento prevede quindi la riqualificazione dello stabile sia dal punto di vista funzionale, attraverso una nuova modulazione degli spazi, sia da quello energetico, mediante installazione di pannelli solari, pompe di calore e cappotto termico, volti a rendere l’edificio autosufficiente sotto il profilo energetico”.

L’edificio, costruito negli anni ’50, presenta vari problemi, come infiltrazioni dalla copertura e risalita di umidità dal terreno, che si aggiungono alla trascuratezza generale data dalla mancanza di manutenzione, considerando che gli ultimi lavori di ristrutturazione risalgono a circa 30 anni fa, oltre alla necessità di adeguamento ai più recenti standard in materia di risparmio energetico. Per rendere l’edificio rispondente alle necessità di salubrità, decoro e adeguatezza funzionale, si procederà a ristrutturazione e adeguamento complessivo partendo dall’eliminazione dell’umidità di risalita per poi passare al cambio del sistema di climatizzazione, alla sostituzione dei serramenti, alla realizzazione di un isolamento termico fino ad arrivare alla riqualificazione estetica delle facciate.
Sono previsti poi l’installazione di pannelli solari per l’alimentazione elettrica e per l’acqua calda sanitaria e il riscaldamento mediante pompa di calore per rendere lo stabile quasi autosufficiente sotto il profilo energetico. Gli impianti elettrici verranno completamente rifatti e serviranno anche la zona cottura eliminando completamente l’uso del gas nell’edificio. Internamente saranno rimodulati gli spazi in modo da creare degli ambienti ad uso diurno/pubblico comprensivi anche di bagni e spazi a uso mensa e conviviale. Saranno separati in due blocchi, anche con accessi separati, le zone di accoglienza e il dormitorio destinando anche alcune stanze a uso di famiglie monogenitoriali in difficoltà.

[m.m]

 

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